Charlotte porta a casa un facile successo contro i Magic, sfruttando prima un ottimo Kidd-Gilchrist (16 punti e 7 rimbalzi), poi la coppia Walker-Batum che ne realizzano 31 in due. Per gli avversari ci sono solamente i 14 di Fournier e i 12 di Ibaka. Molto bene anche i Cavs che schiacciano Miami dall'inizio alla fine del match: Love mette a referto 28 punti e 15 rimbalzi, mentre James si ferma a 27 ma aggiunge 8 rimbalzi e 8 assist. Gli Heat trovano il loro top scorer in Derrick Williams, entrato dalla panchina.

Charlotte Hornets - Orlando Magic 109-88

Charlotte parte molto bene con l'aiuto di Kidd-Gilchrist e si porta avanti di qualche punto ma nel finale del primo quarto Ibaka e compagni si rifanno sotto e riescono persino ad andare in vantaggio sul 21-20. I padroni di casa tornano a spingere sull'acceleratore e lo fanno con la coppia Sessions-Walker che alla fine del primo tempo concedono un vantaggio di sei punti, con Orlando che inizia già a faticare. Il terzo quarto è decisivo: gli Hornets segnano 39 punti trovando grande conforto nel tiro da tre punti ed in Nicolas Batum, grazie al quale l'allungo è definitivo. Nikola Vucevic abbandona la partita per una botta alla schiena e l'ultima frazione di gioco è controllata perfettamente dai padroni di casa, che pescano la terza vittoria consecutiva.

Cleveland Cavaliers - Miami Heat 114-84

Lebron affronta di nuovo la sua vecchia squadra e non si piange certamente addosso: partenza sprint per Cleveland che viene comunque mantenuta a distanza di sicurezza dagli avversari, almeno per il primo quarto. Due triple nel finale di primo tempo consentono ai Cavs di prendere un bel distacco dagli Heat che entrano in difficoltà non riuscendo a difendere i tiri su scarico di Kevin Love. Anche in questo caso, il rientro in campo dopo la lunga pausa è decisivo, con Cleveland che segna comodamente in contropiede e nei primi secondi dell'azione, sfruttando la visione di gioco di Lebron James. I 18 punti di vantaggio ad inizio del quarto periodo sono una garanzia per i padroni di casa che allungano ulteriormente negli ultimi dodici minuti, con Miami che attende solamente il suono della sirena.