Orfani di Chris Paul e Blake Griffin, i Los Angeles Clippers di Doc Rivers vanno incontro alla loro sesta sconfitta consecutiva alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City contro i Thunder di Billy Donovan. Quel che resta di Lob City viene smantellato infatti da Russell Westbrook (tripla doppia da 17 punti, 14 assist e 12 rimbalzi) e compagni. Altra vittoria casalinga per gli Utah Jazz di Quin Snyder, che a Salt Lake City la spuntano sui Phoenix Suns di Earl Watson. 

Oklahoma City Thunder - Los Angeles Clippers 114-88

Per i Clippers ecco il quintetto delle riserve alla Chesapeake Energy Arena, con Paul Pierce ed Austin Rivers accanto ai vari Mbah a Moute, Jordan e Redick. Già dal primo quarto si capisce che sarà un pomeriggio lungo per gli ospiti, che non trovano quasi mai la via del canestro e devono subire così la transizione e il contropiede dei Thunder, trascinati ovviamente da Russell Westbrook (tripla doppia messa insieme nel solo primo tempo) e dal redivivo Victor Oladipo. Anche Enes Kanter e Domantas Sabonis si divertono per OKC, con Andre Roberson altro uomo in grado di correre bene sui ventotto metri. Steven Adams ci mette un po' di effetti speciali con una gran schiacciata, e i Thunder volano via quasi sul +30 sul finire del primo tempo. Male, malissimo i Clips, eccezion fatta per Brandon Bass, che subiscono anche tre triple in 53 secondi (in chiusura di secondo quarto) dal sempre più convinto spagnolo Alex Abrines (l'ultima è un buzzer beater praticamente da metà campo). I secondi quarantotto minuti diventano così un'esibizione, con Joffrey Lauvergne, Jerami Grant e Kyle Singler a infierire sugli ospiti, che trovano sollievo solo grazie a qualche canestro di Austin Rivers e Marreese Speights. Comincia e finisce dunque con un dominio di OKC, mentre i Clippers si augurano di avere il prima possibile a disposizione i loro infortunati di lusso. 

OKC Thunder (21-13). Punti: Kanter 23, Westbrook 17, Oladipo 15, Abrines 12, Adams 11. Rimbalzi: Westbrook 12. Assist: Westbrook 14

L.A. Clippers (22-14). Punti: Bass e Speights 18, Rivers 14. Rimbalzi: Jordan 9. Assist: Crawford 5.

Utah Jazz - Phoenix Suns 91-86

Quin Snyder perde praticamente subito George Hill (trauma cranico, protocollo per i casi di concussion) nella sfida casalinga contro i Suns. Il primo quarto degli ospiti è uno show assoluto di Devin Booker, in grado di segnare in tutti i modi anche contro i lunghi avversari, vale a dire Gobert e Favors, cercati dai compagni di squadra dall'altra parte del campo. Phoenix si adegua ai ritmi bassi dei Jazz, riuscendo comunque a rimanere in partita: Leandro Barbosa raccoglie il testimone da Booker, Bledsoe si mette in proprio, Dragan Bender mette in mostra il suo tiro dall'arco, mentre i padroni di casa trovano tre triple importanti con Joe Ingles. Gordon Hayward sale di colpi con il trascorrere dei minuti, e il primo vero tentativo di allungo di Utah avviene dopo l'intervallo lungo (score in equilibrio, 55-51) quando anche Rodney Hood si iscrive alla sfida. I Suns non ci stanno e replicano con l'individualista Eric Bledsoe e con qualche canestro di energia di Marquese Chriss e Tyler Ulis. La gara si decide dunque nel quarto periodo, quando ancora Hayward sale in cattedra con un paio di canestri importanti e con due alzate al ferro per Rudy Gobert. Nei minuti finali si segna pochissimo da una parte e dall'altra, Phoenix ha più volte l'occasione di pareggiare la partita a quota 89, ma per due volte Bledsoe gestisce malissimo il possesso, facendosi stoppare al ferro. Alla terza occazione utile, Booker - che intanto si è preso un tecnico insieme a Gobert - non trova la tripla della parità: a rimbalzo c'è l'onnipresente Hayward, che chiude la contesa per i padroni di casa.

Utah Jazz (21-13). Punti: Hayward e Gobert 18, Hood 13. Rimbalzi: Gobert 13. Assist. Hayward 4

Phoenix Suns (10-24). Punti: Booker 20, Bledsoe 19, Barbosa 12. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Bledsoe 8.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]