BROOKLYN NETS - HOUSTON ROCKETS 112-137

Houston riprende la marcia dopo essere inciampata in due sconfitte consecutive. La 32esima vittoria stagionale serve ai Rockets ad avvicinare ulteriormente il secondo posto, occupato da San Antonio e distante ormai mezza partita. Quella del Barclays Center è l'ennesima serata di "gala" di James Harden, che fattura la tripla doppia numero 12 in stagione (21 punti, 11 punti e 11 rimbalzi) apponendo ancora una volta (...qualora ce ne fosse bisogno) la sua candidatura al premio di Mvp.

Facile attendersi una gara dal punteggio alto, quando in campo ad essere protagoniste sono le squadre dalla peggior difesa (Brooklyn, 114.9 punti subiti a gara) e dal secondo miglior attacco (Houston, 114.9) ed infatti sin dagli albori del match si gioca senza difese, come se le due squadre fossero al playground, con in palio una cioccolata calda, dato le temperature rigide di New York in questi periodi. Orfana di Brook Lopez, Brooklyn permette subito ad Harrell di banchettare a rimbalzo offensivo, mentre Harden, nel ruolo di assist-man, aziona Ariza che in un amen sigla 14 punti. La "premiata ditta" Harris-Booker risponde colpo su colpo alle scorribande texane e al primo intervallo si è già sul 36-37. Le violente "trenate" dei Rockets fanno male, Gordon dalla panca esce come sempre tarantolato (top scorer dei Razzi, 24 punti) e Houston prova ad allungare toccando la doppia cifra di vantaggio, ma è in difesa che non riescono a tenere le penetrazioni a canestro di Hollis-Jefferson e la fisicità in post basso di Trevor Booker. Canestro dopo canestro si giunge al 66-74 della pausa lunga, con i Rockets che eguagliano il season-high di 74 punti all'intervallo già realizzato il 30 Dicembre 2016 contro i Los Angeles Clippers.

Coach D'Antoni negli spogliatoi ordina ai suoi di chiudere le viti in difesa, e Houston, piazzando nell'immediato un break di 13-2, allunga fino al +19 (68-87), approfittando del corto circuito prolungato della franchigia newyorchese. È di fatto il parziale che decide la contesa, i Nets tornano ad essere quelli di sempre, disordinati in entrambi i lati del campo e mai riescono a rientrare entro la doppia cifra di svantaggio. L'ultimo quarto si trasforma in garbage time, con Houston che prova ad avvicinare il suo massimo in stagione di punti realizzati (140 contro i Clippers), non riuscendoci per un soffio e fermandosi a "soli" 137.

BROOKLYN NETS: Punti: Booker 18, Hollis-Jefferson 14, Foye 13; Rimbalzi: Hollis-Jefferson 7; Assist: Dinwiddie 8;

HOUSTON ROCKETS: Punti: Gordon 24, Ariza 23, Harden 22; Rimbalzi: Harden 11; Assist: Harden 11; 

MEMPHIS GRIZZLIES - CHICAGO BULLS 104-108

Il back to back rinfiorisce Chicago, che dà seguito al successo dello United Center contro NOLA andando ad espugnare il parquet dei Grizzlies. Match equilibrato per tutta la sua durata con le squadre impegnate a sorpassarsi e controsorpassarsi nel punteggio per ben 16 volte, ma nessuna delle due è mai riuscita ad assaporare il vantaggio in doppia cifra.

La palma di miglior in campo è assunta da Doug McDermott, l'uomo che non t'aspetti, il quale non fa rimpiangere l'assenza di Wade (tenuto a riposo da Hoiberg risparmiandogli le fatiche del back to back) vivendo una serata da All Star (31 punti, 6 rimbalzi con 3/6 da tre punti e +9 di plus/minus) guidando i suoi Bulls al successo numero 21 in stagione. I Grizzlies non danno seguito al successo ottenuto "on the raod" a Houston e vane risultano le buone prestazioni di Mike Conley (28 punti e 8 assist) e Marc Gasol (doppia doppia da 24+11). 

Sono Jimmy Butler e Tj  Gibson a dar manforte in attacco a McDermott, e Chicago prova a dare fluidità in attacco dopo un primo quarto di "riscaldamento" per entrambe le squadre (19-14); si spinge fino al +8 sul 40-48 nel secondo quarto e sul 61-69 nel terzo, prima che due triple consecutive di Tony Allen aiutino a ripristinare la perfetta parità a quota 70. Il finale è di quelli "thrilling", con Memphis che trova in Randolph una fonte sicura di canestri e rimbalzi (Z-Bo chiuderà con una corposa doppia doppia da 15 punti e 16 rimbalzi), ma i Bulls proprio non ne vogliono sapere di cedere lo spettro ai rivali e restano incollati agli avversari per tutto l'ultimo quarto fino al 104 pari a pochi secondi dalla fine, momento nel quale il canestro dalla media di Butler e i due liberi di McDermott sanciscono il blitz di Chicago che esce dal FedEx Forum con una vitale W in saccoccia.

MEMPHIS GRIZZLIES: Punti: Conley 28, Gasol 24, Randolph 15; Rimbalzi: Randolph 16; Assist: Conley 8;

CHICAGO BULLS: Punti: McDermott 31, Gibson 18, Butler 16; Rimbalzi: Butler 8, Gibson 8; Assist: Butler 6;