Dopo aver perso le ultime quattro partite giocate contro i Cleveland Cavaliers di Tyronn Lue, i Golden State Warriors di Steve Kerr colgono finalmente un successo contro gli attuali campioni in carica Nba. Alla Oracle Arena non c'è partita, perchè già dal primo quarto i californiani lasciano intendere di non aver intenzione di lasciare nulla sul parquet, aggredendo gli avversari in difesa e scatenandosi in transizione e contropiede. Non reggono all'urto i Cavaliers, che giocano sostanzialmente senza Kevin Love (in condizioni fisiche precarie), e ricevono poco da Kyrie Irving. LeBron James prova a guidare i suoi nell'inferno della Baia, ma sbatte più volte (in tutti i sensi) contro Draymond Green (tripla doppia da 11 punti, 13 rimbalzi e 11 assist). Partita chiusa già all'intervallo lungo, con Steph Curry, Klay Thompson e Kevin Durant a dividersi compiti e tiri. Finisce con i Warriors in assoluto controllo, per un appuntamento che ora potrà ripetersi solo alle Finals. 

Steph Curry e LrBron James. Fonte: Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images

Per la sfida della Oracle Arena Tyronn Lue lancia in quintetto Iman Shumpert, al posto di DeAndre Liggins, ma l'inizio degli ospiti è da film dell'orrore. Come nelle previsioni, Golden State azzanna la gara con un'intensità da playoffs, difende in maniera enciclopedica sia individualmente che di squadra, e dall'altra parte dà spettacolo prima con Thompson, poi con Curry. Il prodotto da Davidson limita le palle perse, si batte in difesa, assiste i compagni e trova subito un paio di triple delle sue che fanno impazzire la DubNation. Dal'altra parte Lue inserisce ben presto Kyle Korver per un Irving limitato da problemi di falli. Con un Kevin Love non in condizione, tutto il peso offensivo di Cleveland è sulle spalle di LeBron James, atteso al centro dall'area dagli uomini di Kerr. Il primo quarto si conclude intanto con l'ingresso in campo di un chirurgico Shaun Livingston, praticamente infallibile con il suo tiro dalla media distanza, e di Andre Iguodala, a segno due volte dall'arco. La partita sembra accendersi ulteriormente nel secondo periodo, quando Draymond Green commette un fallo duro a centrocampo su LeBron, sanzionato dagli arbitri con un flagrant di tipo uno.

Draymond Green contro LeBron James. Fonte: Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images

L'episodio scuote James, che continua ad attaccare a testa bassa, ma con risultati alterni: in un'occasione viene stoppato da Durant, in un'altra perde la palla contro Curry. Sono tutti contropiedi che finiscono con una tripla di Steph o con una schiacciata di KD, facendo esplodere la Oracle Arena, mentre Zaza Pachulia sembra tarantolato contro Tristan Thompson. Iman Shumpert trova qualche canestro estemporaneo per i Cavs, ma il primo tempo si chiude con un tipico tiro da tre a bersaglio di Steph Curry, che vale il 78-49 al rientro negli spogliatoi. Chirurgica la prestazione di Kevin Durant, devastante in campo aperto, coinvolto in difesa, e a bersaglio anche dalla lunga distanza. K

Kevin Durant schiaccia in campo aperto. Fonte: Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images 

Alla ripresa delle operazioni altre due triple degli Splash Brothers lasciano intendere che i Warriors non hanno alcuna voglia di togliere il piede dall'acceleratore. Cleveland riesce tuttavia ad operare un mini-parziale grazie a Kyrie Irving e a LeBron James, riportandosi intorno alle venti lunghezze di svantaggio. Per un attimo Golden State perde ritmo, mostrando il suo lato peggiore, ma pochi minuti di controllo, con Shumpert attivissimo, non possono bastare ai campioni in carica per rientrare in una partita segnata dall'intensità avversaria. Un paio di time-out di Kerr rimettono infatti le cose a posto per i padroni di casa, che si affidano a un meraviglioso Klay Thompson a cavallo tra terzo e quarto quarto, chiudendo la porta a ogni velleità di rimonta ospite. Superba prova dei panchinari Warriors, da Iguodala a Livingston, passando per David West, mentre JaVale McGee scompare dai radar di Kerr dopo un paio di schiacciate nel primo tempo e di pasticci nel secondo. Per Cleveland non è serata, nonostante LeBron provi fino alla fine a giocarsela con Irving, ma il supporting cast, da Frye a Korver, fino a Jefferson e Liggins, non risponde all'appello del Re. Finisce dunque con un lungo garbage time, in cui i due allenatori scongelano seconde e terze linee: Clark, McCaw, Looney, McAdoo da una parte, Felder, McRae, Jones dall'altra. I Warriors ottengono la risposta che cercavano, mentre i Cavs subiscono una ripassata per certi versi attesa, difficile da interpretare per le diverse motivazioni che hanno animato la gara di Oakland.

Golden State Warriors (35-6). Punti: Thompson 26, Durant 21, Curry 20, Iguodala 14, Livingston 13, Green 11. Rimbalzi: Green e Pachulia 13. Assist: Green e Curry 11.

Cleveland Cavaliers (29-11). Punti: James 20, Irving 17, Shumpert 15, Jefferson e Korver 11. Rimbalzi: Shumpert 9. Assist: Felder 3.