Incredibile striscia positiva di Philadelphia che ha vinto tre partite di fila ma soprattutto otto delle ultime 10; la vittima oggi è Portland che, dopo una partita equilibratissima, si vede sfuggire di mano la vittoria per una tripla di Robert Covington (22 punti in totale). I Raptors cadono a Charlotte in una partita mai in discussione con un Kemba Walker da 32 punti (11/16 dal campo) e 8 assist. Un'altra vittoria casalinga arriva dagli Hawks che dominano contro Chicago per tre quarti e poi subiscono un rientro degli avversari nell'ultimo periodo che però non mette paura ad Atlanta e a Dennis Schroder, vero leader della squadra con 25 punti (11/14) in 27 minuti.

Philadelphia 76ers - Portland Trail Blazers 93-92

Joel Embiid viene da dieci partite in cui ha segnato almeno venti punti, ma è Damian Lillard nel primo quarto a far impazzire gli avversari con 16 punti che permettono un allungo degli ospiti. Il secondo periodo è molto equilibrato ma è nel secondo tempo che le cose cambiano in pochi minuti: Phila torna sotto grazie ad Embiid il quale però, mentre atterra da una schiacciata, mette male in terra il ginocchio sinistro ed è costretto ad abbandonare il match tornando negli spogliatoi per una distorsione. A questo punto Embiid torna in campo ma ancora una volta, dopo aver parlato con l'allenatore, decide di concludere il suo match con 18 punti e 10 rimbalzi, restando in panchina ad osservare i compagni. Il distacco è ormai annullato e si entra nell'ultimo quarto, quando a comandare le operazioni ci sono Ilyasova e Covington, entrambi in grande forma. Covington relizza un tiro da tre che avvicina a un solo punto gli avversari e dall'altra parte Lillard sbaglia incredibilmente un tiro libero. Con soli 15 secondi alla sirena, Phila ha la palla del pareggio, ma Covington decide di prendersi una tripla pazzesca che stravolge la partita e fa impazzire i tifosi di casa; Plumlee sbaglia il lay-up dopo il timeout e Phila prosegue la sua striscia positiva.

Charlotte Hornets - Toronto Raptors 113-78

Il match è molto divertente fra due squadre che fanno dell'attacco la loro arma migliore, ma Toronto è imballata nei primi minuti e Charlotte ne approfitta per portarsi avanti. Lowry viene colpito alla faccia da Kidd-Gilchrist ed è costretto ad abbandonare il campo per qualche minuto ma quando torna Toronto torna pericolosamente a contatto con gli avversari, che si affidano alle mani di Kemba Walker negli ultimi istanti del primo tempo e concludono sul 55-48. Al rientro in campo Walker è favoloso e realizza sedici punti nel terzo periodo che consentono una vera e propria fuga agli Hornets, compresa una tripla sulla sirena con annesso fallo e gioco da quattro punti. I problemi continuano per DeRozan e compagni che nell'ultima frazione di gioco vedono scappare definitivamente la possibilità di rimonta e per i titolari dei padroni di casa c'è anche la possibilità di riposarsi, avendo ormai raggiunto l'obiettivo della vittoria.

Atlanta Hawks - Chicago Bulls 102-93

Atlanta viene da nove vittorie nelle ultime undici partite e dimostra di non voler affatto interrompere questo record già dal primo quarto: Schroder fa girare bene la squadra ma soprattutto è Chicago che non riesce a trovare il fondo della retina e viene distanziata subito di 22 punti. La tripla di Hardaway Jr. allo scadere dei primi dodici minuti è solo la ciliegina sulla torta di una partita che sembra già finita. Il parziale continua a crescere anche nel secondo e terzo quarto, Chicago perde troppi palloni e per gli Hawks sono punti estremamente facili che che contribuiscono al +30 di fine terzo periodo. Il controparziale dei Bulls sembra impossibile ma avviene ed è di 37-8 grazie ai panchinari ma soprattutto grazie ad Atlanta che dopo aver dominato si rilassa troppo presto. La rimonta di Chicago però, termina sul 95-90 con una schiacciata di Bobby Portis perché dall'altra parte torna in campo Schroder e con un jump shot dalla media chiude definitivamente i giochi.


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About the author
Andrea Valiani
Il mio nome è Andrea Valiani, vivo in Toscana, più precisamente a Poggibonsi e studio alla facoltà di scienze politiche a Siena.