Il matinèe della domenica Nba offre agli appassionati di pallacanestro a stelle e strisce la sfida dell'Amway Center di Orlando tra i Magic di Frank Vogel e i Golden State Warriors di Steve Kerr. Gara che rimane in equilibrio per tutto il primo tempo, prima che i californiani aumentino il ritmo, guidati da uno Steph Curry scatenato dall'arco (27 punti, 8/15 dal campo, 7/13 da tre). Un terzo quarto offensivamente impressionante stende Orlando, che si arrende così al maggior talento degli avversari, nonostante un Kevin Durant in giornata di scarsa vena. 

L'avvio di partita vede Golden State molle e superficiale: il solo Klay Thompson sembra essere pronto all'incontro e con le scarpe ben allacciate, mentre Durant perde almeno due palloni sanguinosi, che consentono ad Aaron Gordon di mostrare le sue qualità atletiche in campo aperto. Anche Elfrid Payton e Serge Ibaka sono particolarmente aggressivo, e Kerr è costretto a chiamare un time-out per svegliare i suoi. Senza Livingston e West dalla panchina, ecco sbucare JaVale McGee, chè dà subito una scossa agli ospiti con un paio di schiacciate delle sue. Anche Ian Clark contribuisce insieme a Durant e Green, e i Warriors chiudono così avanti 22-28 alla prima pausa. A inizio secondo quarto Orlando piazza però un terrificante parziale di 16-0, costruito grazie alla fisicità di Bismack Biyombo, al talento di Mario Hezonja e ai canestri di Jeff Green. E' Zaza Pachulia a interrompere la carestia dei californiani, sotto di oltre dieci lunghezze a sei minuti dall'intervallo lungo. Basta però poco agli uomini di Kerr per ritrovare il loro abituale ritmo: due triple di Curry, una di Thompson, un contropiede di Durant, e la gara è in perfetta parità al rientro negli spogliatoi per l'intervallo lungo. 

I Magic rientrano decisi anche nel secondo tempo, con Payton e Vucevic a bersaglio contro la difesa di Golden State, ma dall'altra parte del campo i Warriors iniziano a muovere meravigliosamente il pallone, costruendo triple per gli Splash Brothers e canestri per Kevin Durant. C.J. Watson e ancora Payton provano a replicare per Orlando, ma nel finale di terzo quarto si entra nella tradizionale Curry zone: Steph Curry diviene così assolutamente immarcabile, andando a bersaglio anche da distanza siderale, e il margine tra le due squadre si allarga in un attimo fino a venti lunghezze. E' la svolta decisiva della partita, perchè anche il secondo quintetto di Kerr non si ferma, con Iguodala, Clark, McCaw e McGee ad infierire sugli avversari, tra triple e schiacciate. Gli ultimi fuochi dei padroni di casa prima della resa sono frutto delle giocate di Payton e Green, ma ci pensa Thompson, con due triple consecutive, a inaugurare un finale di gara in formato garbage time, in cui sguazzano McCaw e Clark per i Warriors, mentre Orlando si allontana ancor di più dalla zona playoffs.

Orlando Magic (18-28). Punti: Payton 23, Vucevic, Watson, Biyombo e Green 12, Ibaka 10. Rimbalzi: Biyombo 14. Assist: Payton 10

Golden State Warriors (38-6). Punti: Curry 27, Thompson 21, Durant 15, Pachulia 14, McGee 13, McCaw 10. Rimbalzi: Green e Durant 10. Assist: Durant e Curry 6.