Nonostante le numerose defezioni, i San Antonio Spurs di Gregg Popovich passano al Barclays Center di Brooklyn contro i Nets di Kenny Atkinson, dando spazio a seconde e terze linee. Vittoria esterna importante anche per i Los Angeles Clippers di Doc Rivers, che un po' a sorpresa sbancano la Phillips Arena di Atlanta contro gli Hawks di Mike Budenholzer. 

Brooklyn Nets - San Antonio Spurs 86-112 

Oltre agli infortunati Parker e Gasol, al Barclays Center mancano anche Leonard e Ginobili, lasciati a riposo da Popovich, che vara così un quintetto sperimentale, con Dedmon vicino al Aldridge, Murray da point guard ed Anderson da small forward. Nets che invece confermano Foye e Dinwiddie nel backcourt, riuscendo anche a partire meglio degli ospiti, costretti a rincorrere contro Brook Lopez e compagni. La scossa agli Spurs la danno quindi dalla panchina Mills e David Lee, con LaMarcus Aldridge ovviamente molto più coinvolto rispetto alla gara di Cleveland. Per Atkinson ecco l'energia del solito Sean Kilpatrick tra le riserve, e partita che si mantiene in sostanziale equilibrio per tutto il primo tempo: alle triple di Danny Green e a un Patty Mills scatenato risponde infatti Trevor Booker, coadiuvato da Dinwiddie e Hollis-Jefferson. All'intervallo lungo è di 42-52, e San Antonio allunga in maniera decisa anche nel terzo quarto. Protagonista assoluto dell'inizio di parziale Kyle Anderson, a bersaglio con una bella varietà di movimenti (sempre alla moviola, ma estremamente eleganti), con Lee, Aldridge e Mills a banchettare in mezzo alla difesa di Brooklyn. Anche Jonathon Simmons e Davis Bertans si iscrivono alla gara, che non ha più molto da dire già dalla fine del terzo quarto, quando i neroargento sono avanti di venticinque lunghezze. Finale utile a vedere in campo i rookie Dejounte Murray e Bryn Forbes (oltre a Joel Anthony, reintegrato con un decadale), mentre Dewayne Dedmon da una parte e Isaiah Whitehead dall'altra si dedicano a gonfiare le proprie statistiche. 

Brooklyn Nets (9-35). Punti: Whitehead 19, Kilpatrick 17, Dinwiddie 13, Lopez 12. Rimbalzi: Kilpatrick 10. Assist: Foye 4

San Antonio Spurs (35-9). Punti: Mills 20, Aldridge 16, Lee 15, Anderson 14, Bertans e Simmons 11, Dedmon 10. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Aldridge 5.

Atlanta Hawks - Los Angeles Clippers 105-115

Ancora orfano di Chris Paul e Blake Griffin, Doc Rivers non cambia il suo quintetto di emergenza ad Atlanta, e il primo quarto gli dà ampiamente ragione: il figlio Austin apre le danze per i Clips, che trovano triple anche con J.J. Redick e allargano bene il campo, fino ad accumulare un vantaggio di una quindicina di lunghezze. Gli Hawks risultano invece non pervenuti, dominati anche dalle riserve degli ospiti, a bersaglio con Crawford e Wesley Johnson. Sotto di oltre venti punti, i padroni di casa iniziano la loro rimonta, affidandosi prima a Kent Bazemore e poi a Paul Millsap. Nella ripresa si accende la lotta a rimbalzo tra Dwight Howard e DeAndre Jordan, ma è Atlanta a giocare con maggiore intensità, difendendo con più attenzione, e sfruttando il contropiede con Bazemore e Schroder. Budenholzer ha poco o nulla dalla sua panchina e in particolare da Hardaway, ma tutti i suoi titolari vanno in doppia cifra, compreso Thabo Sefolosha. Una tripla di Dennis Schroder riavvicina ulteriormente la squadra della Georgia, mentre i Clippers iniziano a temere la beffa in volata. Millsap e Bazemore sono gli ultimi ad arrendersi per coach Bud, ma nel finale dall'altra parte sale in cattedra Jamal Crawford, a segno con una serie di tiri complicati che tengono avanti gli ospiti, ed è poi Austin Rivers a mandare a bersaglio la tripla della tranquillità per i californiani. 

Atlanta Hawks (26-19). Punti: Bazemore 25, Schroder 21, Millsap 19, Howard 16, Sefolosha 11. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Millsap e Schroder 7. 

L.A. Clippers (30-16). Punti: Rivers 27, Crawford 19, Redick 17, Felton 14, Mbah a Moute 12. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Rivers 6.