A caldo, appena concluso il "calvario" in cui i Los Angeles Lakers sono sprofondati in Texas contro Dallas (122-73, 49 punti di divario che segnano la peggior sconfitta nella storia della franchigia), coach Luke Walton ha cercato di analizzare la debacle dell'American Airlines Center sottolineando come la sua giovane squadra tenda a rilassarsi, subendo sconfitte, spesso anche fragorose, subito dopo aver ottenuto una vittoria, questo anche quando i losangelini sono impegnati in back to back.

Queste le amare parole di Luke Walton, il più giovane allenatore dell'intera Lega, appena 36enne: "Siamo una squadra che appena ottiene un successo, tende a rilassarsi, purtroppo ad oggi questa è una nostra caratteristica, il nostro stato naturale. Stiamo cercando di lavorare su questo aspetto, riducendo al minimo disattenzioni e blackout nel corso delle partite. Di certo non posso dirmi soddisfatto del cammino fatto dalla nostra squadra fino a questo momento, in Nba si gioca tanto ed a ritmi serrati, è importante essere sul pezzo e farsi trovare pronti sempre, non solo durante le partite, ma anche in allenamento e agli shootaround mattutini. Dobbiamo ragionare da squadra, siamo un gruppo e spesso questa cosa, nel corso dei match, la perdiamo di vista ".

I Lakers, attualmente peggior squadra della Western Conference con 16 vittorie all'attivo a fronte di 32 sconfitte, avevano affrontato Venerdì allo Staples Center gli Indiana Pacers superandoli 106-98, meritando il successo grazie ad un ottimo secondo tempo giocato dai gialloviola. Ed è qui che iniziano le dolenti note per la franchigia della famiglia Buss. Dopo appena due giorni dalla convincente W ottenuta nel palazzo amico, è giunta "on the road" la peggior sconfitta della storia Lakers, surclassati, umiliati dai Dallas Mavericks in un match apparso sin dalle prime battute più duro di una scalata dell'Everest a mani nude. Aggiornato l'amaro record, -49 alla sirena finale, peggiore addirittura del -48 patito lo scorso marzo in casa degli Utah Jazz. Momento nero, buio pesto a Los Angeles sponda gialloviola, sei sconfitte nelle ultime sette sfide disputate, di cui ben quattro perse con un divario finale in doppia cifra.

Il messaggio di coach Walton rivolto ai suoi ragazzi dopo la mattanza di Dallas è giunto puntuale: "Siamo professionisti, dobbiamo dare il 100% sempre, in partita come negli allenamenti. La sconfitta in casa dei Mavs è stata dura, atroce, ma non credo abbia effetti persistenti sul morale della squadra. Aggiungo che non mi sento mancato di rispetto, sono solo arrabbiato, perchè sono consapevole che i ragazzi possono dare tanto ed abbiamo le qualità per fare meglio. La mia squadra è giovane, è normale a tratti peccare di inesperienza, ma dobbiamo lavorare tutti insieme e mirare ad un obiettivo comune, la crescita della squadra ".