Finalmente inizia l'All-Star Game tanto atteso e lo fa nel migliore dei modi, con una partita molto divertente e giovani di grandi prospettive a contendersi la vittoria, cercando di essere spettacolari. Poco prima del match di cui narreremo però c'è stata anche la partita delle celebrità alla quale ha partecipato anche "The White Chocolate" Jason Williams, riproponendo anche il suo celebre passaggio di gomito. L'MVP però è stato portato a casa da Brandon Armstrong, un vero e proprio genio con la capacità di imitare qualsiasi giocatore nella NBA (ma anche una discreta abilità da cestista). Passando al nostro incontro, ricordiamo che si è svolto con il regolamento che prevede due tempi da venti minuti, come in NCAA. Il protagonista è stato nella prima parte Buddy Hield ma poi è stato scavalcato dalle triple di Jamal Murray, guardia dei Nuggets con tantissimo potenziale che ha chiuso la serata con 36 punti e l'MVP del Rising Star; a nulla sono valse le risposte immediate di Frank Kaminsky, un altro grande tiratore che si è fermato a 27 punti con 7 triple messe a segno.

Tanto spettacolo nel primo tempo che non delude le aspettative e vede spiccare un paio di personaggi. Il primo è Buddy Hield per il Resto del Mondo che spara triple da ogni posizione, galvanizzato dal pubblico di casa che stravede per lui e dal suo compagno Anthony Davis in prima fila. Dall'altra parte è Towns, che, con un paio di appoggi silenziosi e non proprio apprezzati dal pubblico pagante, si porta in doppia cifra e rimette gli USA sulla buona strada. Le azioni avversarie passano sempre da Kristaps Porzingis, il quale con una serie di schiacciate diventa il top scorer dei suoi. Il match diventa davvero spettacolare quando è Jonathan SImmons ad entrare in campo e lo fa con una schiacciata in reverse su alley oop per risvegliare i tifosi di New Orleans. Qualche altro bel canestro riporta la partita in parità ma ancora Buddy Hield con due canestri pazzeschi concede al "World" un vantaggio considerevole a fine primo tempo (77-66).

Tralasciando le interviste di C.J. McCollum in versione "inviato sul posto" che fanno capire la serietà dell'incontro, gli USA riescono a riprendersi con Booker e Turner mentre Hield continua a segnare superando i 20 punti messi a referto. Spettacolare Frank "The Tank" Kaminsky dall'arco dei tre punti che assieme a due giocate da vero ball-handler di Russell concretizzano il parziale di 12-0 che riporta i favoriti in vantaggio a metà del secondo tempo. Nel frattempo le difese si fanno leggermente più aggressive, il "World" rimane più concentrato nel trovare canestri, anche facili, senza bisogno di strafare, mentre il team USA cerca sempre la giocata spettacolare per far esplodere il pubblico. A cinque minuti dalla fine rimane ancora tutto da decidere grazie ad un Jamal Murray talmente perfetto al tiro che neanche l'intervista di McCollum a Ingram riesce a farlo passare inosservato. Gli ultimi due minuti di Jamal Murray sono pazzeschi: ci si avvia ad un finale punto a punto ma il giocatore dei Nuggets non è del tutto d'accordo e segna la bellezza di 36 punti subentrando dalla panchina (9/14 da tre) che chiudono definitivamente la contesa e regalano la vittoria ai meno quotati "Resto del Mondo".

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About the author
Andrea Valiani
Il mio nome è Andrea Valiani, vivo in Toscana, più precisamente a Poggibonsi e studio alla facoltà di scienze politiche a Siena.