TACO BELL SKILLS CHALLENGE

Lo spettacolo del sabato notte inizia come al solito con lo Skills Challenge che non ha cambiato il formato: prove di abilità uno vs uno a eliminazione diretta con i lunghi da una parte del tabellone (composto da sedici giocatori) e i piccoli dall'altra. Al solito sono compresi nelle abilità lo slalom palleggiando fra alcuni ostacoli, il passaggio dentro un cesto, un lay-up e infine un tiro da tre punti; vince chi lo fa più veloce. Agli ottavi di finale escono subito Booker, per opera del favorito Isaiah Thomas, e John Wall a causa di Hayward. Fuori subito anche Cousins e Davis, avanzano alle semifinali invece Porzingis e Nikola Jokic.

La prima sorpresa è con Gordon Hayward che butta fuori il play del Celtics dopo aver sbagliato quattro triple a testa. Jokic ha diversi problemi anche stavolta con il passaggio nel cesto e si trova indietro rispetto a Porzingis, il quale pesca la tripla vincente pochi centesimi di secondo prima che Jokic ne mettesse un'altra. La finale quindi vede contrapposti Hayward e Porzingis; entrambi vanno senza errori al momento del tiro da tre ma la bomba dell'ala di Utah è lunga e si infrange sul ferro; Porzingis invece mantiene la calma, segna la tripla e porta a casa il trofeo dello Skills Challenge.

JBL THREE POINT CONTEST

Nessuna novità anche in questo caso con otto giocatori in gara di cui solamente tre avranno accesso alla finale, giocata secondo le stesse regole. Quattro carrelli per ogni giocatore con quattro palloni normali e un money ball (che vale doppio), più un carrello di sole money ball da posizionare dove vuole il giocatore. Il primo a partire è Kemba Walker che si assesta sul 19 grazie all'ultimo carrello di money ball, a seguito c'è un ottimo Irving che si assicura la finale con 20 punti mentre un rassegnato Wesley Matthews si ferma a 11. Eric Gordon è ispiratissimo da subito e mette a segno 25 punti per far capire come stanno le cose. Nick Young si avvicina al terzo posto con 18 punti ma la matematica lo condanna all'eliminazione ancor prima della fine. In pessima forma sia McCollum che Lowry (rispettivamente 10 e 9 punti), ma la vera sorpresa è l'uscita del campione in carica Klay Thompson con soli 18 punti che non gli permettono di superare il turno.

In finale quindi ci vanno: Gordon, Irving e Walker. Proprio quest'ultimo inizia in quanto titolare del punteggio peggiore ma il suo 17 fa capire che non potrà essere il campione. Irving ne mette 20 ma Gordon, dopo che sembrava aver già vinto, sbaglia clamorosamente l'ultimo carrello, pareggiando il punteggio del suo avversario. Nello spareggio però, Gordon si rifa di quell'errore conquistando la vittoria (e il trofeo) per 21-18, un punteggio tutto sommato basso visto ciò a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.

VERIZON SLAM DUNK CONTEST

E' di gran lunga il momento più atteso del sabato con Aaron Gordon pronto a dare spettacolo, ma prima un ricordo meraviglioso di Craig Sager, celebre giornalista americano venuto a mancare nel 2016 per una malattia gravissima quale la leucemia. Il gesto del dono di 500.000 dollari alla fondazione SagerStrong è un'emozione unica, necessaria per ricordare un uomo che sorrideva sempre, nonostante i momenti di difficoltà.

Il format è molto semplice: tre tentativi per ogni giocatore che avrà a disposizione due schiacciate da effettuare, dopo ciò i primi due passano alla finale, eliminando gli altri. I giudici per l'occasione sono personaggi famosissimi dell'NBA quali Payton, Mourning, Webber, Wilkins e Robinson. E' DeAndre Jordan a dare il via alle danze saltando il tavolino del DJ che gli vale però soltanto 41 punti (su un massimo di 50). Il primo 50 è per Glenn Robinson III che salta due persone una sopra l'altra schiacciando in reverse mentre Derrick Jones Jr si ferma a 45. La vera delusione però arriva quando Gordon tenta di far cadere la palla da un drone per poi afferrarla al volo e farla passare sotto le gambe; Gordon non riesce a fare canestro e finiti i tentativi, non può far altro che accontentarsi di un 38. Riparte proprio il lungo di Orlando che spreca altri tre tentativi, condannando se stesso all'eliminazione praticamente sicura. Jordan ne fa 43 senza far emozionare il pubblico ma la vera giocata è di Jones che si fa battere la palla al lato del tabellone da Booker, la prende al volo, sotto le gambe e schiacciata come se fosse la cosa più semplice del mondo. 50 punti per lui e finale contro  Robinson che nel frattempo si piazza al secondo posto con altri 41 punti.

La finale però regala più errori che altro: Robinson III riesce a saltare Paul George che gli teneva la palla ma i giudici non si lasciano intimidire e esibiscono un 44. La frittata l combina Derrick Jones Jr, forse un po' emozionato, che sbaglia tre tentativi e rende quasi impossibile recuperare visti i 37 punti decisi dalla giuria. Il giocatore dei Suns non si lascia scoraggiare e si guadagna un 50 prendendo al volo un passaggio schiacciato di Booker, staccando lontano dal ferro e facendolo passare sotto le gambe prima di schiacciare. A Robinson III basterebbero 43 punti ma lui vuole dimostrare di meritarsi il trofeo e lo fa saltando tre persone in fila indiana e andando in reverse al ferro; i giudici non hanno dubbi, 50 punti e Glenn Robinson III è ufficialmente il vincitore dello Slam Dunk Contest 2017.