Proprio pochi giorni dopo aver dichiarato di voler proseguire la sua carriera ai Sacramento Kings, DeMarcus Cousins si ritrova ad essere un nuovo giocatore dei New Orleans Pelicans. Secondo quanto riportato e confermato infatti da Marc Stein di Espn, la dirigenza dei californiani (capitanata dal general manager Vlade Divac) ha appena accettato la proposta di trade di New Orleans: Buddy Hield, Tyreke Evans, Langston Galloway, una prima e una seconda scelta al prossimo Nba Draft, in cambio di Boogie e dell'israeliano Omri Casspi.

DeMarcus Cousins. AP Photo/Tony Gutierrez
DeMarcus Cousins. AP Photo/Tony Gutierrez

I Pelicans si assicurano così un altro lungo di altissimo livello da affiancare ad Anthony Davis, dopo aver provato ad acquisire nei giorni scorsi Jahlil Okafor dei Philadelphia 76ers, trade non riuscita per divergenze sulla prima scelta (protetta o meno) da concedere a Phila. Emerge intanto il retroscena secondo cui la franchigia della Louisiana aveva in realtà sondato nel week-end il terreno per uno scambio con gli Indiana Pacers che coinvolgesse Paul George, ricevendo un cortese rifiuto da Larry Bird e soci. A tre giorni dalla scadenza della trade deadline, la squadra di Alvin Gentry ridisegna dunque il suo roster, scoprendosi nel reparto guardie, a cui mancheranno adesso Evans (che prosegue la sua carriera Nba proprio là dove l'aveva iniziata), Hield (rookie ancora inespresso) e Galloway, con Tim Frazier individuato come giocatore a cui verrà dato maggiore spazio. Incerto invece il futuro di un altro lungo come Terrence Jones: l'ex ala grande degli Houston Rockets potrebbe a a questo punto lasciare New Orleans, secondo quanto riportato da Chris Haynes di Espn. Per Jones si cerca dunque una nuova destinazione, mentre emergono nuovi dettagli sull'affare Cousins: nonostante le smentite di rito di Vlade Divac, i Kings avrebbero provato a spedire Boogie ai Los Angeles Lakers, richiedendo in cambio Brandon Ingram, seconda scelta assoluta dell'ultimo Draft. No secco dei gialloviola, che continuano quindi a puntare sul prodotto da Duke.

Anthony Davis all'All-Star Game. Fonte: Espn
Anthony Davis all'All-Star Game. Fonte: Espn

Con questa trade, Sacramento si gioca con ogni probabilità l'accesso alla postseason, nella speranza di ricostruire partendo dal prossimo Draft, nonostante i precedenti più recenti non inducano all'ottimismo i tifosi dei Kings. I vari Papagiannis e Labisserie, scelti alla lottery dello scorso giugno, non hanno infatti ancora lasciato il segno, in una squadra che ruotava intorno a Cousins, catalizzatore di gioco e di attenzioni mediatiche. Solo pochi giorni fa Vlade Divac raccontava ai giornalisti di non aver alcuna intenzione di scambiare Cousins, augurandosi invece che Boogie potesse continuare a rimanere per diversi anni nella capitale della California. Immediatamente informato del buon esito della trattativa Anthony Davis, stella dei Pelicans e freschissimo MVP della partita delle stelle: "Si chiude un week-end incredibile - le parole dell'ex giocatore di Kentucky - prima MVP dell'All-Star Game, e ora Boogie che viene a New Orleans. Non sarebbe potuta andare meglio di così". Resta però un interrogativo, relativo alla volontà di Cousins di prolungare il suo contratto (oltre 16 milioni di dollari a stagione), in scadenza nel 2018 con i Pelicans. Sarà dunque questa ora la priorità della dirigenza di New Orleans, proprio allo scopo di non veder vanificati gli sforzi fatti per arrivare a un giocatore così importante. Coach Alvin Gentry avrà intanto a disposizione, a partire dalla gara di giovedì prossimo contro gli Houston Rockets, una coppia di lunghi formidabile, la cui integrazione resta però tutta da verificare. Per il momento i Pelicans si godono il buon esito di una trattativa che scuote il mondo Nba, essendo peraltro riusciti a mantenere nel proprio roster un altro pezzo pregiato del "mercato" Nba, come la point guard di Jrue Holiday, fino ad oggi secondo violino della squadra.