Il rapporto tra Deron Williams ed i Dallas Mavericks si era ormai inclinato da giorni, diventando irrimediabilmente nebuloso e l'addio della point guard era ormai nell'aria. E' diventato ufficiale nella giornata di ieri, poche ore prima del fatale gong della Trade Deadline quando lui, insieme al pivot Andrew Bogut non si sono presentati all'allenamento, rompendo definitivamente ogni tipo di rapporto con la dirigenza dei Mavs.

In un primo momento sembrava potersi materializzare il ritorno del due volte campione olimpico nello Utah, e vestire nuovamente la casacca dei Jazz, con cui ha già totalizzato 439 gettoni di presenza tra gli anni 2005 e 2011. La trattativa con i "mormoni", abbastanza serrata, non ha avuto esito positivo e dunque, al termine della sessione di mercato, i Mavs hanno deciso di tagliarlo. L'obiettivo dei texani è sbandierato, ringiovanimento del roster, con conseguente concessione di un minutaggio sempre più elevato alle giovani promesse Seth Curry e Yogi Ferrell.

Deron Williams libero sul mercato, Free Agent, dunque "preda" di franchigie che abbiano interesse a rinforzare i propri backcourt. Appena accadrà ciò, potrebbe verificarsi una vera e propria asta per accaparrarsi le prestazioni sportive del nativo di Parkersburg. Molto interessata in un primo momento Houston, ha però virato su Lou Williams, spianando la strada ai Cleveland Cavaliers, che balzano in pole essendo ancora alla ricerca di una guardia di backup con punti nelle mani ed in grado di dare il cambio a Kyrie Irving ed a LeBron James in fase di organizzazione della manovra offensiva di squadra.

Il playmaker, che si era legato a Dallas con un contratto annuale a circa 10 milioni, ha lasciato il Texas dopo avervi disputato in stagione 40 partite, fatturando 13.1 punti, 2.5 rimbalzi e 6.8 assist di media, dovendo però convivere con alcuni problemi fisici che ne hanno limitato il rendimento.

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Andrea Tommaso Indovino
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