Quella che sta volgendo al termine, sarà con ogni probabilità l'unica stagione in maglia New York Knicks per Derrick Rose, una stagione mediocre per la franchigia della "Grande Mela", partita con forti ambizioni playoff, e costretta con largo anticipo ad abbandonare il sogno post season. Ad oggi i Knicks sono 12esimi ad Est, con un record di 27 vittorie e 44 sconfitte. La prossima estate, salvo sorprese, l'ex Mvp sarà Free Agent e dunque presumibilmente cambierà aria.

Mercoledì, in occasione del match giocato e perso dalla sua squadra a Utah, in casa dei Jazz, il nativo di Chicago ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il suo futuro. Parole forti, che non lasciano a fraintendimenti: "Se dovessi andare via da New York, e quindi costretto a scegliere una nuova squadra, la mia scelta non sarà influenzata da aspetti economici. Ho già abbastanza soldi ed anche se smettessi di giocare a basket, potrei vivere tranquillamente. Influirà solo un fattore nella mia scelta futura: voglio vincere, ho fame di vittoria. Ovvio, sceglierò con parsimonia, dovrò vivere in pace con me stesso, ma sappiate che non tratterò con agenti a cui interessa solo lo stipendio e poco più. Io metto davanti a tutto la qualità del progetto, mi piacerebbe vincere".

Sulle probabilità di rimanere ancora a New York, e proseguire l'unione con la franchigia di Phil Jackson, nata appena pochi mesi fa, dichiara: "Non lo so, vedremo. Al momento non ho ancora deciso nulla, dunque non mi va di fare inutili proclami. Certo, restare a New York è una possibilità, come lo è del resto andar via. Parlerò con il mio agente non appena questa stagione sarà conclusa".

Seppur le parole di Derrick Rose abbiano lasciato una possibilità per ciò che concerne la sua rimanenza almeno un altro anno nella Grande Mela, stride il fatto che restando ai Knicks abbia davvero poche possibilità di vincere, in quanto dalle parti del Madison Square Garden si è davvero poco competitivi, al momento, con un progetto di crescita di squadra che ha la stessa identica stabilità di un castello di sabbia. Un progetto che ormai sembra essersi accartocciato su sè stesso, in un rovinoso crollo, molto rumoroso.