DETROIT PISTONS - MIAMI HEAT 96-97

L'Uomo della Provvidenza in casa Miami Heat porta il nome di Hassan Whiteside. È il centro infatti a consegnare il successo alla franchigia di South Beach negli ultimissimi minuti di gara, è lui a prendere l'ascensore, salire al quarto piano, e correggere in tap-in un tiro sbagliato di Goran Dragic: il tutto in testa ad Andre Drummond, insomma, non uno qualunque in fatto di stazza fisica. Una W di vitale importanza per gli uomini di coach Erik Spolestra, i quali difendono l'ottavo seed dagli attacchi dei Bulls. Sanguinosa persa della Mo-Town che con ogni probabilità dice addio ai sogni playoff: distanti ora 2.5 gare dall'ultimo 'posto al sole', ciò che preoccupa è l'atteggiamento remissivo di Detroit in alcuni frangenti di gara. Miami comanda le operazioni fin dall'inizio, è più pimpante, ma non riesce mai a scappare nel punteggio, e dare il colpo di grazia alla truppa, inferma, guidata da Van Gundy. Dragic (28 punti) e Whiteside (17) sono le armi più affilate dell'attacco Heat, che nel corso nel terzo quarto conoscono anche la doppia cifra di vantaggio, toccando il +12 in seguito ad un 6-0 di parziale aperto da Whiteside e coronato dai canestri, dal mid-range, di Babbit e Dragic. Miami però pecca di presunzione, e consente ai Pistons, presi per mano da Kentavious Caldwell-Pope (25 punti e 5 rimbalzi) di riaprire completamente la gara. In realtà, la Mo-Town l'avrebbe anche chiusa, a 30"secondi dal termine infatti un jump-shot di Ish Smith fissa a tabellino il 96-92. Tutto finito? Assolutamente no: Goran Dragic sfrutta a pieno un fallo tecnico inflitto a Stanley Johnson e piazza il 2+1, seguito dal canestro in tap-in, quello della vittoria, di Hassan Whiteside che sfrutta a pieno il mancato 'taglia-fuori' della distratta e superficiale difesa dei Pistons.

DETROIT PISTONS: Punti: Caldwell-Pope 25, Smith 19, Harris 19; Rimbalzi: Drummond 13; Assist: Smith 6;

MIAMI HEAT: Punti: Dragic 28, Whiteside 17, J. Johnson 16; Rimbalzi: Whiteside 9; Assist: Dragic 4, McGruder 4, Richardson 4;

 

BROOKLYN NETS - PHILADELPHIA 76ERS 101-106

Nel più classico dei match di fine stagione, tra due delle peggiori squadre della Lega, a prevalere è quella più talentuosa, i 76ers che in volata infliggono la sconfitta numero 58 (in 74 gare) ai Brooklyn Nets. L'arrivo in volata, tra le due squadre, è deciso dall'ottima vena realizzativa di Robert Covington che a 100" secondi dal termine raccoglie un air ball di T.J. McConnell e deposita nella retina i due punti del controsorpasso, quelli decisivi per la vittoria. In più Philly può contare sul probabile futuro ROTY (Rookie of the year) che risulta essere ancora decisivo con i suoi 23 punti e 7 rimbalzi in 36' minuti d'impiego. I Nets, già abbondantemente in vacanza, sono Brook Lopez e poco più: il pivot spagnolo referta 26 punti, 9 rimbalzi, 6 assist con 3/7 dall'arco dei 7 metri e 25; sbaglia però la tripla più importante, quella del possibile pareggio a 32" secondi dal termine della sfida, che arride alla franchigia della Città dell'Amore Fraterno.

BROOKLYN NETS: Punti: B. Lopez 26, Lin 11, Hollis-Jefferson 11; Rimbalzi: B. Lopez 9; Assist: Lin 7;

PHILADELPHIA 76ERS: Punti: Saric 23, Covington 21, Luwawu-Cabarrot 17; Rimbalzi: Covington 13; Assist: McConnell 10;