Il finale di regular season NBA ha riservato non poche sorprese ai tifosi dei Los Angeles Lakers. I gialloviola di Luke Walton, protagonisti di una partenza sprint e poi vittime di un netto calo in inverno, hanno chiuso la stagione con cinque vittorie nelle ultime sei partite disputate. L'opposto del tanking (giocare a perdere per avere maggiori chances di pescare alto al Draft), perchè con gli ultimi risultati la franchigia di L.A. ha superato i Phoenix Suns, terminando l'annata con "solo" il terzo peggior record della lega, alle spalle di Brooklyn Nets e, appunto, Suns. 

Magic Johnson e Rob Pelinka. Fonte: Andrew Bernstein/Getty Images

Ecco perchè c'è fermento nell'ambiente gialloviola: il piazzamento finale garantisce ora ai Lakers il 47% di possibilità di ottenere una delle prime tre scelte al prossimo NBA Draft, contro il 56% dei Suns, meglio piazzati in questa speciale graduatoria. Con la pick dei Nets che andrà ai Boston Celtics, sono i Philadelphia 76ers a sperare nella buona sorte della Lottery che si terrà a New York il 16 maggio prossimo, quando si stabilirà - per sorteggio - l'ordine esatto di tutte le scelte al Draft. E del Draft, ma non solo, ha parlato il nuovo general manager dei Lakers, Rob Pelinka, nelle tradizionali interviste di fine stagione a El Segundo: "Siamo preparati a far fronte a qualsiasi scenario - le parole del gm riportate da Baxter Holmes di Espn - dobbiamo esserlo, perchè la lottery è un evento random. Tutti non fanno che chiedermi se avremo la nostra scelta tra le prime tre, e la mia risposta sinora è sempre stata la stessa: siamo pronti all'ipotesi in cui dovessimo averla a disposizione, ma allo stesso tempo abbiamo anche un piano B. Se la lottery dovesse sorriderci, potremo puntare tutto sul Draft, mentre in caso contrario, come accaduto in altri importanti momenti nella storia dello sport, dovremo trovare un'alternativa. E vi assicuro che l'abbiamo, proprio per essere in una buona posizione anche senza una delle prime tre scelte". Pelinka ricorda anche che, in virtù dello scambio effettuato a febbraio con gli Houston Rockets (Lou Williams per Tyler Ennis), i Lakers avranno comunque a disposizione un'altra scelta al primo giro. 

Rob Pelinka, general manager dei Lakers. Fonte: Andrew Bernstein/Getty Images

"Grazie al lavoro del presidente Magic Johnson - ha aggiunto Pelinka - già prima che io arrivassi ai Lakers la franchigia si è assicurata un'altra prima scelta, accada quel che accada. Quindi siamo già in una posizione di forza. Se poi le palline della lottery dovessero girare nella nostra direzione, avremmo diverse carte a nostre favore, che ci garantirebbero tante possibilità. Ma ripeto, se non dovesse succedere, abbiamo comunque la nostra scelta al primo giro, e l'avremo anche nel 2018. Proprio l'altro giorno spiegavo che costruire una squadra da titolo è come giocare con un cubo di Rubik, in cui ci sono tantissimi colori differenti e tu devi essere in grado di allinearli. Ci sono mille modi in cui modificare il cubo e le linee. E' un rompicapo, un po' come il Draft: forse avremo la nostra scelta tra le prime tre, forse no. Ma ciò che bisogna continuare a fare è muovere ancora il cubo e farlo girare finchè non si trova l'allineamento perfetto. E' esattamente ciò che facciamo ogni giorno, che stiamo analizzando e cercando in questo momento". Un Draft che per i Lakers vive dell'attesa sul futuro di Lonzo Ball, prodotto da UCLA, che ha già dichiarato di preferire di vestire la maglia gialloviola piuttosto che essere scelto alla numero uno. Sarà proprio Ball a giocarsi la prima scelta assoluta con Markelle Fultz, da Washington (attualmente dato in vantaggio, ma molto dipenderà da quale sarà la prima squadra a scegliere), che invece ha strizzato l'occhio ai New York Knicks, destinazione però quasi impossibile proprio a causa di una graduatoria in parte già stabilita, e che verrà definitivamente delineata il 16 maggio.