Per i ragazzi di coach Mike Budenholzer era fondamentale vincere le due gare casalinghe dopo le due sconfitte rimediate al Verizon Center. Missione riuscita per gli Atlanta Hawks che bissano il successo di Gara 3, grazie ad una stupenda prova di squadra, sottolineata dai sette giocatori andati in doppia cifra. Andiamo adesso a vedere cosa è successo in questa Gara 4.

LA CRONACA – Nel primo quarto gli Atlanta Hawks partono forte, sospinti dall’energia del rookie Taurean Prince aprono le danze con un parziale di 14-9. A svegliare i Washington Wizards però, ci pensa il solito John Wall, che smista assist su assist per i compagni ed  è protagonista di un parziale di 14-4, che porta i Wizards sulle cinque lunghezze di vantaggio, così coach Mike Budenholzer decide di chiamare il minuto di pausa per far rifiatare i suoi Hawks. Al rientro dal timeout i padroni di casa scivolano sul più nove, ma gli ingressi di Ersan Ilyasova e Kent Bazemore permettono ad Atlanta di non sprofondare e gli Hawks chiudono il primo quarto sotto di sette punti (28-35).

Al ritorno sul parquet gli Hawks mostrano gli artigli ed aprono il secondo quarto con un super parziale di 16-3, che ribalta l’inerzia del match e riporta gli Hawks in vantaggio di tre lunghezze, con coach Scott Brooks che decide di fermare il gioco chiamando un timeout, forse con un po’ di ritardo. Ma al rientro dal minuto di pausa, Atlanta vola sul più sette, con un dominante Dwight Howard sotto canestro. Così Wall prova a mettere in ritmo Bradley Beal, ma i padroni di casa sono in palla e arrivano fino al più nove. Si va all’intervallo col punteggio di 59-50 per gli Atlanta Hawks.

Dennis Schroder lotta per il pallone contro Bradley Beal Fonte Immagine: Twitter.com
Dennis Schroder lotta per il pallone contro Bradley Beal Fonte Immagine: Twitter.com

Al rientro dagli spogliatoi i Washington Wizards mostrano la stessa aggressività messa in campo nel primo quarto ed aprono il terzo periodo con un parziale di 10-2 che riporta la franchigia della capitale ad un solo punto di distacco dai padroni di casa. Dwight Howard con la terza schiacciata di serata riporta i suoi sul più tre, ma una tripla di Bradley Beal impatta la gara. A risollevare gli Hawks ci pensa Kent Bazemore, che riporta i suoi sul più cinque, ma alla fine del terzo quarto Washington pareggia ancora una volta e si va all’ultimo periodo sul settantasette pari (77-77).

Nel quarto periodo partono fortissimo gli Hawks che aprono il quarto con un parziale di 8-4, che li porta sui due possessi di vantaggio. Ma la furia dei ragazzi di coach Budenholzer non si ferma qui e con un energico Josè Calderon si portano sul più otto, così coach Scott Brooks chiama il primo timeout del quarto. Al rientro dal timeout Wall e Beal si connettono e riportano Washington a meno due. Ma Atlanta non ci sta e con sette punti di Paul Millsap ed una tripla di Dennis Schroder  si riporta a dieci lunghezze di vantaggio a quattro minuti dalla fine della contesa, con i Wizards che sono costretti ancora una volta a chiamare timeout. Ancora una volta John Wall prova a risollevare i suoi e li porta fino al meno cinque, ma a Washington mancano le energie per completare la rimonta e gli Atlanta Hawks si portano a casa anche Gara 4 (111-101).

Così gli Atlanta Hawks impattano la serie sul 2-2, sfruttando al meglio le due gare casalinghe. Per Gara 5 si tornerà a Washington, al Verizon Center, in una partita fondamentale per le sorti di questa serie.

Fonte Immagine: Twitter.com/ATLHawks
Fonte Immagine: Twitter.com/ATLHawks

GAME STATS - A decidere la gara è stata la maggior precisione dei padroni di casa dal campo. Infatti gli Atlanta Hawks, sono riusciti a realizzare 40 dei 90 tiri tentati, chiudendo con il 44.4% dal campo ed il 38.7% dalla linea dei tre punti (12-31). Mentre i Washington Wizards sono riusciti a mettere a segno solo 36 dei 85 tiri tentati, chiudendo con il 42.4% dal parquet ed il 34.4% da tre (11-32).

Fonte Immagine: Espn.com
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About the author
Loris Porciello
Studente, malato di NBA e NFL, appasionato di calcio. Super tifoso dei Dallas Mavericks e dei Dallas Cowboys, Vince Carter il giocatore preferito. MJ e Kobe come dèi. Amante del rap della West Coast. Un sogno, diventare giornalista sportivo.