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NBA Playoff 2017 - A Boston gara 5, le reazioni dei protagonisti

I Celtics hanno ribaltato in tre sfide la serie contro i Chicago Bulls e, dopo la pivotal game di stanotte, Thomas, Bradley e coach Stevens hanno analizzato quanto accaduto in conferenza stampa.

NBA Playoff 2017 - A Boston gara 5, le reazioni dei protagonisti
NBA Playoff 2017 - A Boston gara 5, le reazioni dei protagonisti
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Di Andrea Bugno

"C'è un aspetto dei playoff che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta: quando il tuo tiro non è in serata, devi trovare un'altra strada per vincere le partite e stasera l'abbiamo fatto di squadra". 

E' un Isaiah Thomas chiaramente soddisfatto, ma non eccessivamente, per la vittoria dei suoi Boston Celtics in gara 5 del primo turno di playoff contro i Chicago Bulls, la prima che una delle due squadre porta a casa davanti ai propri tifosi. Il minuto playmaker di casa fa riferimento ad un episodio in particolare della contesa, quando nel quarto periodo la sua voglia di aiutare la squadra, non solo in attacco, gli ha permesso di contestare e conquistare un rimbalzo difensivo a Jimmy Butler e Robin Lopez, fondamentale crocevia in un momento in cui la contesa era ancora in equilibrio. Un segnale, di voglia, di personalità, mandato al resto della squadra in vista del prosieguo dei playoff, con la squadra di Brad Stevens che adesso è ad una sola vittoria dalla semifinale di Conference. 

Gara difficile per Thomas e compagni, con l'ex play di Sacramento e Phoenix che ha litigato ripetutamente con i ferri del Boston Garden nel primo tempo, chiosando così su quanto accaduto: "Nell'intervallo ho cambiato scarpe, quelle del primo tempo non avevano punti al suo interno". La chiave dell'incontro è stata sicuramente la ritrovata solidità dei Celtics spalle a canestro, che in un paio di possessi cruciali ha permesso a Boston di conservare il vantaggio acquisito non permettendo ai Bulls di accorciare ed acquisire ancora maggiore fiducia. Avery Bradley, chiamato a fronteggiare Jimmy Butler per tutta la durata dell'incontro, ha così analizzato il duello, vinto ovviamente dal padrone di casa: "Sto provando ad essere duro su di lui, è un giocatore fantastico. Il mio lavoro per la squadra consiste ora come ora di scendere in campo e provare a difendere su di lui in modo aggressivo, provando a non fare fallo e a rendergli la vita difficile al tiro, lo dobbiamo far lavorare sulle due metà campo, questo è quello che abbiamo provato a fare stasera". 

Atmosfera decisamente più rilassata quella che dopo il 3-2 si vive nello spogliatoio dei Celtics e la conferenza stampa rispecchia questo stato d'animo, con Thomas e Bradley che scherzano riguardo la prestazione difensiva del playmaker di casa, sorprendentemente in alcuni casi anche su Jimmy Butler: "Il nostro piano partita era quello di cambiare su tutti i blocchi ed un paio di volte Isaiah si è trovato a marcare Butler facendolo in modo egregio. Credo sia un difensore molto sottovalutato" ha sentenziato la guardia dei Celtics, prima dell'intervento a riguardo del compagno di squadra che ha chiosato con "merito sicuramente il quintetto dei migliori difensori del campionato - rispondendo ironicamente a chi gli imputa di non impegnarsi a dovere spalle a canestro, prima di aggiungere - sono chiaramente uno dei peggiori difensori della Lega". 

Successivamente il playmaker di Boston torna molto più serio e risponde così alla domanda relativa alle non esaltanti percentuali con le quali stanno tirando i suoi compagni: "Resto fiducioso nei miei compagni, le percentuali al tiro miglioreranno sicuramente in gara 6 a Chicago. Non dobbiamo assolutamente preoccuparci delle statistiche di tiro, abbiamo una squadra di ottimi tiratori, abbiamo sicuramente mancato qualche tiro aperto di troppo, aspetto che sicuramente miglioreremo nella prossima partita. Tuttavia credo che la squadra stia continuando a creare buoni tiri, quindi questo è quello che conta maggiormente".

Il tutto prima di tornare a scherzare sulla sua prestazione e sui suoi rimbalzi catturati, mentre Bradley ha terminato il suo intervento buttando uno sguardo a gara 6 che si giocherà venerdì a Chicago: "Stiamo lottando attraverso le difficoltà che abbiamo affrontato nelle prime due gare, lo stiamo facendo da squadra. Ci fidiamo dei nostri compagni, del nostro coaching staff, ci fidiamo l'uno dell'altro, crediamo in noi stessi. Siamo andati a Chicago sul 2-0 consapevoli di dover necessariamente vincere quelle gare per non essere eliminati, non dovevamo sperare di vincerle, dovevamo vincerle e l'abbiamo fatto. Ora il nostro lavoro ci spinge a continuare su questa falsariga, sapendo che dobbiamo andare in casa dei Bulls per vincere e chiudere la serie il prima possibile".