Venti minuti da sogno. I Golden State Warriors riescono a svegliarsi in tempo dal torpore, tecnico e tattico, dei primi ventotto minuti di gara 1 delle Finali della Western Conference e, grazie anche all'infortunio occorso a Kawhi Leonard con 8' sul cronometro del terzo periodo, i ragazzi della baia sono riusciti a ribaltare la contesa, portandosi sull'1-0 nella serie. Una vittoria rocambolesca, una rimonta che ha del clamoroso se si pensa che al momento dell'infortunio della stella ospite, i Warriors erano sotto di 23 e stavano tirando dal campo con un pessimo 40% a conferma del dominio dei San Antonio Spurs nella prima metà di gara. 

Ed invece, la scossa emotiva è arrivata dall'episodio nefasto per gli avversari: Durant e Curry hanno improvvisamente preso fuoco, firmando gran parte del parziale di 20-2 che ha consentito ai padroni di casa di esaltarsi assieme alla Oracle Arena e di mettere in discussione la leadership dei ragazzi di Popovich, il cui roster è stato decisamente falcidiato dalle assenze, non poco importanti, di Parker prima e Leonard in corso d'opera. 

"Sono i playoff, ci si deve aspettare di tutto - ha detto Stephen Curry a fine gara - gli Spurs sono scesi in campo per metterci in difficoltà e ci sono riusciti. Ci è voluto un poco prima di riprenderci e rialzarci, siamo riusciti ad imporre il ritmo alla gara che volevamo dopo il loro parziale, riuscendo a portare a casa una importantissima gara 1. Ora dobbiamo capitalizzare questa vittoria e partire al meglio in gara". Non è dello stesso avviso Draymond Green, il quale chiosa con una metafora pugilistica la prima sfida della serie: "Siamo stati presi a cazzotti in bocca, ma siamo stati comunque in grado di portare a casa la vittoria in fin dei conti. E' una gara 1 perfetta". 

Ancor differente invece l'analisi di Kevin Durant, che dopo l'infortunio di Leonard è salito in cattedra mettendo a referto sette dei suoi dieci tiri presi dal campo, contribuendo fattivamente al parziale che ha consentito ai Warriors di tornare in partita. L'ex Thunder condanna l'atteggiamento del primo tempo, prima di guardare all'importanza della vittoria: "Credo fossimo un pizzico troppo rilassati. Abbiamo aspettato un poco troppo nel far nostra la gara, ma l'importante è averlo fatto. A volte è giusto farlo, ma contro una delle migliori squadre della Western Conference non puoi permetterti fasi di rilassamento così ampie, semplicemente devi giocare quarantotto minuti di altissimo livello". Infine, la chiosa di Steph Curry sul ritorno alle attività di coach Kerr: "E' bello sentire la sua voce, ci da forza ed una prospettiva differente riguardo le cose. E' uno che vede la partita da angolazioni differenti, vede le cose come si sviluppano da un punto di vista diverso, ed è importantissimo per noi che possa darci dei consigli su cosa e dove migliorare".