Monta Ellis è stato tagliato dagli Indiana Pacers. La franchigia di Indianapolis, nel pomeriggio di mercoledì, ha deciso di separarsi dal Mississippi Rocket, dopo che le due parti si erano spesso incontrate per trovare un buyout.

Finisce così dopo due anni il matrimonio tra Ellis ed i Pacers. Indiana nel Luglio del 2015, aveva deciso di firmare un quadriennale da ben 44 milioni di dollari con l'ex guardia dei Dallas Mavericks, ma il rapporto si è concluso dopo appena due anni, con i Pacers che  spalmeranno i soldi ancora da dare al numero 11 sui prossimi cinque anni.

Durante la sua prima stagione ad Indiana, Ellis ha chiuso a 13.8 punti ad allacciata di scarpa, tirando con il 41.7% dal campo ed il 30.9% da dietro l'arco dei tre punti. Inoltre Ellis nel suo primo anno in maglia Pacers, ha giocato titolare in tutte le ottantuno occasioni in cui è sceso in campo.

Ma nel secondo anno con la casacca della franchigia di Indianapolis, con coach Nate McMillan a guidare il team, il ruolo di Ellis è cambiato, passando da titolare inamovibile a comprimario. La passata stagione l'ex Bucks e Warriors è sceso in campo settantaquattro volte, partendo nello starting five però solo in trentatré occasioni. Inoltre anche la media dei minuti in campo è scesa, passando dai 33.8 della stagione 2015-16, ai 27.0 della scorsa stagione.

A risentirne sono state anche i numeri di Ellis. Infatti nella passata stagione, togliendo la sua esperienza da rookie ai Golden State Warriors, Ellis ha messo su i peggiori numeri dall'inizio della sua carriera. Il Mississippi Rocket è riuscito a chiudere la stagione con soli 8.5 punti di media tirando con il 44.3% dal campo, ed il 31.9% da dietro la linea dei tre punti. Inoltre per l'ex Mavs è arrivato anche il player efficiency rating, più basso della sua carriera (9.9).

Adesso Monta Ellis sta sondando il mercato dei free agent a caccia di una squadra che gli dia più stimoli, ed è disposto anche ad accettare un paycut pur di continuare la sua esperienza in NBA, ma soprattutto c'è la voglia in Ellis di tornare ad essere il Mississippi Rocket, che abbiamo potuto apprezzare con le maglie di Golden State Warriors, Milwaukee Bucks e Dallas Mavericks.