DALLAS MAVERICKS - SACRAMENTO KINGS 88-93

I Sacramento Kings sbancano l'American Airlines Center e ottengono la prima vittoria stagionale, a farne le spese sono i Dallas Mavericks.

I californiani, allenati da coach David Joerger, riescono a costruire una prova convincente e, guidati dai 21 punti con 9-12 dal campo di George Hill, risolvono l'ostica trasferta texana.

I Mavericks di Rick Carlisle devono fare a meno, inoltre, di Dennis Smith Jr che starà fuori almeno per altre due gare per dei dolori al ginocchio. Quindi con Smith out per infortunio, Carlisle decide di optare per lo stesso quintetto usato nella passata stagione, con Barea in posizione di playmaker, Wesley Matthews da guardia, Harrison Barnes da tre e poi a lottare sotto le plance l'eterno Dirk Nowitzki con Nerlens Noel.

Nel primo periodo di gioco, Dallas sembra più vivace di Sacramento, con tutta la squadra coinvolta e guidata dai jumper di Nowitzki, le schiacciate di Noel ed i lampi di talento di Harrison Barnes. I texani seguono il mantra di coach Carlisle, ossia condividere il pallone, con quasi tutti i canestri che giungono da un assist nei primi dodici minuti di gioco. Ma i Kings rimangono in corsa, grazie alle giocate energiche dalla panchina di Skal Labissierre, che realizza sei dei suoi otto punti finali nel primo quarto e consente a Sacramento di andare a riposo sotto solo di quattro lunghezze (23-19).

Il secondo quarto Dallas lo inizia come il primo, iniziando a infilzare i Kings ad ogni occasione disponibile e costruendo un vantaggio in doppia cifra, grazie alla difesa di Salah Mejri ed al contributo offensivo di Yogi Ferrell e Dorian Finney-Smith. Gli sforzi delle seconde linee dei Mavs sono vani, Sacramento reagisce, recupera lo svantaggio e si porta all'intervallo con il risultato in parità (46-46).

Vince Carter e Dirk Nowitzki, entrambi alla loro ventesima stagione in NBA. Fonte Immagine:NY Daily News
Vince Carter e Dirk Nowitzki, entrambi alla loro ventesima stagione in NBA. Fonte Immagine:NY Daily News

Come sempre al rientro dagli spogliatoi, i Mavericks non riescono a riprendersi le sorti della gara, nemmeno sfruttando il 35% al tiro di Sacramento, che, guidata da George Hill, ha lo sprint giusto per vincere il terzo periodo e per portarsi all'ultima pausa in vantaggio di ben undici punti, ipotecando la vittoria (60-71).

I Mavs ad inizio quarto periodo provano a rientrare e con un parziale di 12-0 nei primi due minuti e mezzo del quarto rimettono il muso avanti. Il vantaggio di un punto Dallas lo riesce a tenere fino ad un minuto dalla fine, quando ancora una volta Labissiere, che non segnava dal primo quarto, permette ai Kings di riportarsi al comando e di chiudere la partita (88-93). Arriva così la seconda sconfitta consecutiva per i texani, non basta un Harrison Barnes da 17 punti nel quarto periodo. Prima vittoria stagionale, invece, per questi frizzanti e giovani Sacramento Kings, che confermano le buone cose fatte vedere nell'esordio contro gli Houston Rockets.

ORLANDO MAGIC - BROOKLYN NETS 121-126

I Brooklyn Nets sono senza Jeremy Lin, ma lo spirito combattivo è intatto. Nella prima partita casalinga, i bianco-neri mandano ben sei giocatori in doppia cifra, quasi nove se consideriamo altri tre giocatori che chiudono la contesa con nove punti, e con tre di questi, D'Angelo Russell, DeMarre Carroll e Trevor Booker che firmano 17 punti. Così i Nets regolano gli Orlando Magic.

Contro la franchigia della Florida, coach Kenny Atkinson, anche grazie all'assenza di Jeremy Lin, che permette al coach di sperimentare nuove strategie di gara, risolve gli interrogativi del debutto, trovando un Booker che, oltre alla prestazione offensiva, si fa rispettare sotto le plance, catturando 9 rimbalzi.

A spaccare la partita dal 106-106 pari nel quarto periodo, ci pensa un inaspettato Joe Harris, che con due canestri consecutivi apre il break per i Nets. Brooklyn inoltre, al posto di Lin, pesca un ottimo Allen Crabbe su entrambi i lati del campo - nove punti per lui. Mentre dalla panchina arrivano le preziose prestazioni di Spencer Dinwiddie, che finisce con 16 punti, e di Rondae Hollis-Jefferson, autore di 15 punti.

Agli Orlando Magic non basta la mostruosa prova di Nikola Vucevic, da ben 41 punti e 12 rimbalzi, per vincere anche la seconda gara stagionale. Inoltre Orlando perde il suo play titolare, Elfriid Payton, dopo il primo tempo per un affaticamento al tendine del ginocchio sinistro e ciò condiziona la gara della franchigia della Florida. Non solo Payton, tra gli assenti anche Aaron Gordon per un dolore alla caviglia sinistra. I Magic si affidano così a Evan Fournier - 22 punti - ma la W sfuma.