Terza vittoria stagionale per i Los Angeles Lakers di coach b che davanti al pubblico amico superano, nettamente e meritatamente, una delle squadre più in forma del momento, i Detroit Pistons di coach Van Gundy. I padroni di casa sciorinano una grande prova di squadra, mandando ben sette uomini a referto - Lopez soltanto otto, ma presenza costante nelle due metà campo - approfittando dei canestri di Kuzma e Randle per scappare via nel secondo quarto, prima di gestire tranquillamente gli sterili tentativi di rimonta ospite. 

Un positivo approccio di Lonzo Ball esalta il pubblico di casa: il beniamino angelino va a segno da tre e serve l'assist per Lopez, i quali valgono il primo mini-allungo. Rispondono immediatamente Jackson e Drummond, anche se i sentori di un atteggiamento tutt'altro che positivo dei Pistons iniziano a vedersi fin dalle prime battute di gara. Difensivamente Detroit non è la stessa squadra ammirata prima contro i Clippers sullo stesso parquet, poi anche alla Oracle Arena contro i Warriors.

Di contro, la circolazione di palla dei Lakers coinvolge tutti gli interpreti sul parquet, trovando spesso la migliore soluzione al tiro: ne beneficiano tutti, da Ingram, abile ad attaccare il ferro come in arresto e tiro, a Nance JR. E' tuttavia l'ingresso in campo di Julius Randle e Kyle Kuzma a spaccare in due la gara, con Detroit che si fa preferire per forzature e numero di palle perse: il primo lancia un messaggio alla diligenza, successivamente assaltata dal rookie sempre più protagonista e sorprendente. Sette dei suoi punti finali arrivano nel parziale di 12-2 che spacca in due la contesa: i Lakers scappano fino al più tredici, conservando il bottino acquisito con la tripla di Brook Lopez sulla sirena che divide le due frazioni (58-45). 

Nella ripresa la musica non cambia, anzi. Harris prova a caricarsi la squadra ospite sulle spalle, ma stenta ad entrare in ritmo al tiro (8/19 al tiro), ma più in generale sono gli ospiti a faticare e litigare ripetutamente con i ferri dello Staples Center (30% da tre, 48% al tiro). Le sfuriate di Jackson e le triple di Johnson non bastano per contenere i padroni di casa, i quali riescono con relativa semplicità a gestire il vantaggio acquisito: prima Lopez, poi Nance con un paio di alley-oop tengono alta la soglia di attenzione e di intensità, mentre Lonzo nonostante le fatiche da oltre l'arco riesce a gestire bene ritmi e numero di possessi della squadra. Caldwell-Pope ed Ingram rifiniscono l'opera, chiusa definitivamente dal gioco da tre punti di Clarkson che manda i titoli di coda. 

Ingram a canestro su Drummond - Foto Lakers Twitter
Ingram a canestro su Drummond - Foto Lakers Twitter

I minuti finali sono utili ai protagonisti per rimpinguare i rispettivi bottini: Kuzma chiude a 17, Randle con uno in meno ma con sette rimbalzi, i quali si uniscono alla doppia doppia di Larry Nance da 14 punti e 12 carambole. In doppia doppia anche Andre Drummond per gli ospiti, ai quali non bastano i diciotto punti di Tobias Harris e Reggie Jackson