In molti avrebbero voluto vedere una partita diversa, magari con Leonard e Parker presenti nelle fila dei texani, ma comunque non ci possiamo lamentare per lo spettacolo offerto questa notte da Golden State Warriors e San Antonio Spurs. A spuntarla sono stati i primi, ma il risultato è stato tutt'altro che scontato. LaMarcus Aldrdige trascina i suoi portandoli persino sul +19 realizzando una doppia doppia da 24 e 10 rimbalzi. Altrettanto positivo il giovane Kyle Anderson che segna 16 punti con 7 rimbalzi, ma Klay Thompson ha idee diverse e tira con 11/17 dal campo, chiudendo con 27 punti all'attivo. 45 punti in due per Curry e Durant che si godono un'altra vittoria mentre gli avversari perdono la prima della stagione in casa.

Il match è molto divertente e sentito da entrambe le squadre, ma sono i padroni di casa a portarsi avanti per primi con un 10-4 dovuto ai canestri di Aldridge. Per certi versi ricorda la gara 1 delle scorse finali di Conference, ma senza l'attore principale di nome Kawhi Leonard. Allo stesso modo però, San Antonio colleziona molti rimbalzi offensivi e segna di tutto dall'arco dei tre punti, mentre Golden State viene sorpresa e non riesce ad essere efficace in attacco. Soltanto Klay Thompson tiene a galla i suoi ma il parziale di 18-3 per gli Spurs dà loro quasi 20 punti di vantaggio. Il finale di quarto è tutto di marca Warriors: SAS perde due brutti palloni e Golden State punisce in contropiede. Il timeout di un Popovich visibilmente arrabbiato non serve a niente perché Curry spara due triple che rimettono Golden State a sole nove lunghezze.

Con le seconde linee in campo rallentano un po' i ritmi e se ne avvantaggiano giocatori come Gasol. Klay non smette di segnare ma sono ancora le palle vaganti e le piccole disattenzioni a consegnare un altro vantaggio importante a San Antonio. Nonostante Aldridge riesca ad andare spesso in lunetta, dall'altra parte Durant segna il primo canestro dal campo dopo 8 errori e Curry conferma la sua forma fisica stratosferica. Se a questo ci aggiungiamo una difesa sontuosa negli ultimi minuti, ecco come gli ospiti rientrano nel match sul 50-55 a fine primo tempo.

Al ritorno in campo le squadre mutano. San Antonio non ha più energie e viene sorretta dal solo LaMarcus Aldridge, autore di una partita memorabile. Al contrario Golden State gioca con semplicità senza perdere molti palloni e grazie anche alla difesa arcigna che la contraddistingue trova il primo vantaggio della notte. Ottimo Draymond Green con 8 punti nei primi minuti ma gli Spurs trovano in qualche modo la via per riavvicinarsi, grazie ad un paio di passaggi a vuoto avversari. Finalmente entra in partita anche Kevin Durant che sbaglia pochissimo e dà respiro a Thompson e Curry; alla fine del terzo quarto la corazzata di Popovich rimane aggrappata a soli sei punti di distanza, ma le speranze di vittoria non sono così alte.

San Antonio va subito in difficoltà e ci mette ben tre minuti per segnare il primo canestro del periodo, così gli avversari vanno sul +10 mentre riposano i giocatori più forti. Thompson torna in campo e con 7 punti nel quarto rispedisce gli Spurs a dodici lunghezze. Nonostante tutto è pazzesca la partita di Kyle Anderson, che spesso si carica la squadra sulle spalle sia in attacco che in difesa. A cinque minuti dalla fine arriva anche l'espulsione per Gregg Popovich dopo aver rivolto delle parole non proprio decorose contro l'arbitro. La partita viene chiusa definitivamente con due triple di McCaw, in seguito alle quali escono dal campo i protagonisti di entrambi i team.