Oklahoma City Thunder - Boston Celtics 94-101

Gara dai due volti quella andata in scena alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, dove ai Thunder padroni di casa non basta un primo tempo travolgente per avere la meglio dei Boston Celtics di Kyrie Irving e Al Horford. Ritmo frenetico ed intensità la fanno da padrone nel primo tempo, caratteristiche che si sposano alla perfezione per il gioco di Russell Westbrook, un po' meno per quello dei Celtics. I canestri di Anthony ed il gioco da tre punti di George valgono il primo allungo sul più sette, dal quale Boston non riesce a reagire e subisce, negli ultimi quattro minuti, un altro parziale di 13-7, chiuso dalle triple di Abrines e Grant. Non cambia la solfa nel secondo periodo, anche se l'attacco dei Celtics inizia lentamente a carburare: Smart, Morris e Rozier accorciano, ma è la tripla di Westbrook a dare il massimo vantaggio ai Thunder all'intervallo (55-37). 

La musica cambia repentinamente nella ripresa, con i Celtics che iniziano a sfruttare maggiormente i propri lunghi: sono infatti Horford e Morris a suonare la carica dimezzando lo svantaggio, prima di costringere Donovan alla sospensione. Di contro Oklahoma inizia a forzare in attacco, sparacchiando sia dal perimetro che da oltre l'arco, fissandosi oltremodo sulle soluzioni individuali e riuscendo poco a correre il campo. La schiacciata di George sembra dare nuova linfa ai padroni di casa (+12), ma l'ondata ospite è travolgente: Brown infila la tripla, prima dei nove punti di fila di Irving che valgono il 12-2 di parziale ed il -2. L'inerzia della contesa è oramai ribaltata, i Thunder si oppongono con Westbrook ed Anthony all'incedere dei Celtics, i quali operano il sorpasso a metà dell'ultima frazione grazie alle triple di Ojeleye ed Horford. Il sistema si fa preferire, come al solito, sulle individualità: Irving infila altri cinque di fila, Horford un'altra tripla, quella decisiva per la vittoria della squadra di Stevens, la settima stagionale in nove uscite. 

Los Angeles Lakers - Brooklyn Nets 124-112

Quarta vittoria stagionale invece per i Los Angeles Lakers, che nella sfida degli ex della notte, sconfiggono i Brooklyn Nets allo Staples Center. Da una parte D'Angelo Russell e Timo Mozgov, dall'altra un Brook Lopez decisamente tarantolato, col dente avvelenato. La squadra di Walton prova immediatamente a cavalcare il suo centro, ma è tutto il sistema offensivo a coinvolgere tutti gli interpreti sul parquet: tutti a segno nei primi cinque minuti di gara, con i gialloviola che scappano sul più 6. Crabbe e Zeller rispondono prontamente, riportando la sfida in equilibrio al primo intervallo (30-29). Gli attacchi continuano a farsi preferire alle difese anche nel secondo periodo, quando l'ingresso di Clarkson fornisce ulteriore pericolosità a quello dei padroni di casa: con Randle il playmaker costruisce il nuovo più 7, ma Mozgov e Russell rispondono per gli ospiti. Il ritorno in campo di Lopez e Kuzma risulta tuttavia decisivo per l'allungo dei Lakers, padroni dei ritmi e dell'inerzia della gara: il rookie infila la tripla del più nove, prima del layup del massimo vantaggio (55-42). Hollis-Jefferson e Russell accorciano fino al -9. 

E' di D'Angelo Russell il tentativo, ad inizio ripresa, di accorciare il divario: sei punti dell'ex di giornata non bastano per completare l'opera, perché dalla parte opposta Ingram e Lopez sono infallibili, da tre come nell'attaccare il ferro. Ball nel frattempo dispensa assist anche se continua ad avere enormi problemi al tiro, anche se i suoi Lakers gestiscono agevolmente il margine acquisito. Nonostante gli sforzi di Hollis-Jefferson e Dinwiddie, la squadra di Walton mantiene saldamente il controllo della sfida, rispondendo pan per focaccia a tutti i tentativi di rimonta ospiti: Randle ed Ennis nel finale di terzo quarto, poi Lopez in avvio di quarta frazione, sembrano dare il colpo di grazia ai Nets, ai quali va dato il merito di non crollare. Anzi. Carroll e Crabbe confezionano il parziale che li riporta addirittura sotto di quattro lunghezze (110-106), ma lo sforzo profuso viene pagato nel finale, con Lopez, Kuzma ed Ingram che chiudono i giochi. 

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