L'asso lettone dei New York Knicks, Kristaps Porzingis, con le sue strabilianti performance sta tenendo in piedi la baracca, una squadra presentatasi al nastro di partenza dell'attuale regular season con poche ambizioni, poichè dilaniati da vicende scomode interne, ed invece, dopo venti giorni abbondanti di gare si trova a stazionare in piena zona playoff, con un record incredibilmente positivo, 6 vittorie e 4 sconfitte. Porzingis però più che delle sue prestazioni, il più delle volte 'monstre' - ha stabilito il suo nuovo career-high, 40 punti realizzati in faccia agli Indiana Pacers qualche giorno fa - è più interessato a come New York finirà la stagione.

"La cosa più importante per noi sarà quella di poter disputare i playoff" ha spiegato l'ala forte della franchigia newyorchese ai microfoni di ESPN. "Se continuiamo a giocare in questo modo, a vincere molte partite, beh allora possiamo essere ricompensati in primavera". Anche questa notte contro gli Charlotte Hornets, Porzingis, con la sua infinita classe, è risultato decisivo nella vittoria dei suoi Knicks al Madison Square Garden, ormai divenuto ufficialmente palcoscenico ideale per le sue mirabolanti gesta sportive. PorzinGod, così ribattezzato dai tifosi, ha realizzato sette punti nei 2.32 minuti finali, e quindi è stato proprio lui a porre la ceralacca al successo della sua squadra contro Oladipo e compagni. Uno spartita che capita spesso ultimamente dalle parti della Grande Mela.

New York ha vinto sei delle ultime sette gare disputate, cancellando un brutto inizio in cui ha racimolato tre sconfitte su tre nelle prime esibizioni in calendario. Porzingis, strecth four con i fiocchi, è la forza trainante del gruppo allenato da coach Hornacek. Vanta 300 punti nelle prime 10 gare della stagione, il dato più alto nella storia della franchigia. Nella notte, l'Unicorno lettone ha incenerito il precedente record, che apparteneva a Bernard King (298 punti, record raggiunto nella stagione 1984-1985, era un altro basket). Senza ombra di dubbio, avere all'interno del roster un giocatore così aiuta anche l'operato dei compagni di squadra. Doug McDermott, dopo aver segnato 20 punti, con 7/8 dal campo uscendo dalla panchina, ha avuto parole al miele verso Porzingis: "Avere un ragazzo come KP, che sta giocando il miglior basket nella NBA, rende il nostro lavoro molto più facile".

Anche coach Jeff Hornacek lo ha incensato: "E' un giocatore incredibile, sa sempre cosa fare. Non è mai in panico, raramente perde lucidità. Sta crescendo in una maniera smisurata, è uno dei giocatori più forti della lega, punta ad essere MVP". Parole che profumano di verità, ed infatti i suoi numeri non mentono: è il secondo miglior marcatore dell'intera lega con 30 punti di media ad allacciata di scarpe. La sua esponenziale crescita gli ha ovviamente attribuito molta notorietà, per qualcuno è diventato una sorta di leader, di guida, non solo sul parquet.  Un segno di quanto sia diventato popolare a New York è arrivato prima di martedì, quando un elettore nelle elezioni sindacali della città riferiva addirittura di aver votato per lui come candidato, seppur il nome del lettone non figurava tra i papabili. Questo episodio lo ha fatto sorridere, ed in maniera scherzosa Porzingis ha riferito ad ESPN di 'essere pronto per questo nuovo lavoro'. Ovviamente noi tutti lo preferiamo in tenuta sportiva, ad ammirarlo sui campi da basket, in tutto il suo smisurato, cristallino talento.