Grazie a una prestazione da 42 punti (13/22 dal campo, 4/7 da tre, 12/15 ai liberi), 9 rimbalzi e 7 assist di Paul George, gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan tornano al successo contro i Los Angeles Clippers di Doc Rivers, giunti alla Chesapeake Energy Arena senza tre titolari. Altra sconfitta casalinga per gli Utah Jazz di Quin Snyder, che a Salt Lake City, si fanno sorprendere dai Miami Heat di Erik Spoelstra. 

Oklahoma City Thunder - Los Angeles Clippers 120-111

Non c'è Steven Adams nel quintetto di partenza di Donovan, rimpiazzato da Dakari Johnson, mentre dall'altra parte Rivers deve fare a meno anche di Patrick Beverley, promuovendo tra i primi cinque Thornwell. I Clippers partono con un 6-0 di parziale, ma devono poi subire la furia di Russell Westbrook, anche a causa di una valanga di palle perse ben sfruttate in contropiede dall'MVP dell'ultima regular season. Dopo una partenza lenta, OKC vola via con Paul George, attivissimo sui due lati del campo, trova punti dalla panchina con Alex Abrines e Jerami Grant, ma vede comunque gli ospiti rimanere a contatto, grazie a Blake Griffin, ma soprattutto a uno scatenato Lou Williams, a segno da tutte le posizioni del campo. Il secondo quarto conferma che è la serata di Paul George, immarcabile per la difesa dei Clippers, che hanno in DeAndre Jordan e Wesley Johnson due uomini in meno in attacco: è ancora Griffin, con risultati alterni, a provare da solo ad attaccare i Thunder, ma ha più fortuna il solito Williams, in gran spolvero, capace quasi da solo di limitare i danni per i californiani, sotto 63-55 alla fine del primo tempo. La gara sembra indirizzarsi chiaramente dalla parte di OKC alla ripresa delle operazioni, quando Westbrook accelera alla sua maniera, e anche Carmelo Anthony trova un paio di canestri dalla media distanza. I Clips rispondono con la voglia di Willie Reed, ma finiscono ben presto a quindici lunghezze di distanza, anche perchè George continua a martellare il loro canestro. Tra fine terzo quarto e inizio quarto periodo, gli ospiti hanno però un sussulto, generato dall'inarrestabile Lou Williams: anche Austin Rivers, Reed e Thornwell partecipano alla rimonta Clips, che pareggiano a quota 105 a poco più di cinque minuti dalla fine: è l'ultimo guizzo di Griffin e soci, perchè ancora George e Westbrook rimettono le cose a posto per OKC, che interrompe una striscia di quattro sconfitte consecutive. 

OKC Thunder (5-7). Punti: George 42, Westbrook 22, Anthony e Abrines 14. Rimbalzi: Roberson 11. Assist. Westbrook 8.

L.A. Clippers (5-6). Punti: Williams 35, Griffin e Rivers 17, Reed 15, Thornwell 10. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Griffin 5. 

Utah Jazz - Miami Heat 74-84 

Quintetto confermato per coach Spoelstra a Salt Lake City, mentre dall'altra parte Quin Snyder si gioca la carta del rookie Donovan Mitchell subito in campo, con Rodney Hood in panchina. Proprio Mitchell sembra alimentare le speranze di Utah nel primo quarto, quando i Jazz muovono bene la palla in attacco, trovando punti anche da Ingles e Rudy Gobert. Ma gli Heat rimangono ben ancorati alla partita grazie a Richardson e Winslow, ma soprattutto grazie alla panchina, dalla quale escono andando a bersaglio i vari Kelly Olynyk, James e Tyler Johnson. Whiteside e Gobert duellano a suon di rimbalzi e stoppate, mentre per Snyder ecco Rodney Hood a cavallo tra primo e secondo quarto, con Alec Burks protagonista dell'allungo dei padroni di casa, in una partita a basso punteggio. Utah difende con ordine, esegue bene in attacco, nonostante Rubio non trovi mai il canestro, e chiude il primo tempo sul 49-37, sfruttando anche un secondo periodo da incubo di Miami, che non segna praticamente mai. Il copione cambia alla ripresa delle operazioni, quando Goran Dragic dimostra di essere più aggressivo, trascinando con sè i vari Josh Richardson e Dion Waiters. Hassan Whiteside fa il resto sotto canestro, e lo strappo è immediatamente ricucito. Torna invece a battere in testa l'attacco dei Jazz, che si inceppano clamorosamente, segnando solo otto punti nel quarto, con Gobert e Hood tra i pochi a salvarsi per Snyder. Utah rimane comunque a galla con la difesa anche nel periodo conclusivo, nonostante i problemi offensivo, prima degli ultimi tre minuti di gioco, in cui Miami piazza un parziale di 13-0 per chiudere la gara. Protagonista assoluto, Dion Waiters, autore di almeno due triple importanti, coadiuvato da Josh Richardson e da un Dragic che fa ammattire Rubio. 

Utah Jazz (5-7). Punti: Hood 19, Gobert, Mitchell e Hood 12. Rimbalzi: Gobert 12. Assist: Ingles 5.

Miami Heat (6-6). Punti: Waiters 21, Dragic 18, T. Johnson 11. Rimbalzi: Whiteside 20. Assist: Dragic 3.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]