Oklahoma City deve fare i conti con due infortuni pesanti: Adams salta la seconda partita consecutiva mentre Anthony è messo fuori poche ore prima del match per un mal di schiena insistente. Per battere i Mavericks però bastano le altre due stelle, ovvero Westbrook e George. Il numero 0 ha messo a referto 27 punti ed è stato decisivo nel terzo periodo, mentre PG conferma il suo periodo di forma con altri 37 punti. Barnes è il top scorer dei suoi con 22 punti mentre Dennis Smith Jr. cala col passare dei minuti e si ferma a 15 punti.

I Thunder mostrano tutti i limiti del proprio gioco quando manca uno scorer come Carmelo Anthony e faticano a trovare il giusto ritmo. Dallas spara da tre punti ma non facendo girare la palla e il risultato è una marea di errori da ambo i lati del campo. Dennis Smith Jr. si conferma l'uomo giusto per questi Mavs che in qualche modo concludono il primo quarto sul +2. Nel secondo quarto OKC rischia di prendere il sopravvento nonostante i meccanismi siano ancora poco fluidi. Due triple di Huestis e un tecnico a Nowitzki fanno comodo ai Thunder che cercano di mettere le cose in chiaro. Dallas subisce Grant e Patterson che mettono molta fisicità nel loro gioco, ma in qualche modo rimangono aggrappati agli avversari sul 42-44 di fine primo tempo.

Il secondo tempo è molto più divertente perché entrambe le squadre segnano di più e tirano con più ritmo, rendendo la partita piuttosto piacevole. Smith Jr. continua la sua prestazione da urlo accompagnato da un Barnes a sprazzi, ma il talento avversario piano piano viene fuori. Westbrook riesce nei suoi canestri senza ritmo e i compagni non sbagliano sugli assist, ed ecco che i padroni di casa portano il vantaggio in doppia cifra. Nel finale di terzo quarto anche George si rende protagonista e OKC si porta sull'83-67. Bastano i primi possessi ai Thunder a indirizzare la partita con un mini parziale di 5-0 che vale il +20. Per la gioia dei tifosi di casa segnano tutti e finalmente l'attacco diventa pericoloso, anche se contro una difesa a dir poco pessima. Torna in campo anche George che chiude definitivamente il match con una tripla in step-back a pochi minuti dalla fine. Dallas ci prova fino in fondo e riesce a diminuire lo svantaggio ma non basta per espugnare la Chesapeake Energy Arena.

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Andrea Valiani
Il mio nome è Andrea Valiani, vivo in Toscana, più precisamente a Poggibonsi e studio alla facoltà di scienze politiche a Siena.