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NBA, Boston rimonta i Warriors e fa quattordici in fila (92-88)

Difesa e intensità ancora chiavi dei Celtics: Golden State paga le pessime percentuali al tiro degli Splash Brothers e si inchina nel finale a Brown e Irving.

NBA, Boston rimonta i Warriors e fa quattordici in fila (92-88)
Kyrie Irving. Fonte: NBA.com/Twitter
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Di Andrea Russo Spena

Dopo essere stati sotto anche di diciassette lunghezze, i Boston Celtics di Brad Stevens superano i campioni NBA dei Golden State Warriors sul parquet amico del TD Garden. Altra superlativa prova difensiva dei biancoverdi, che riescono a contenere l'attacco californiano e a rimontare grazie alla verve di Jaylen Brown (22 punti e 7 rimbalzi) e alle incursioni al ferro di Kyrie Irving (16 punti e 6 assist), mentre gli uomini di Steve Kerr pagano le bassissime percentuali al tiro di Stephen Curry (9 punti con 3/14 dal campo) e di Klay Thompson (13 punti con 5/18). Non bastano così 24 punti di Kevin Durant (9/18): vincono i Celtics, al quattordicesimo successo consecutivo. 

Quintetti confermati al TD Garden per una delle gare più attese dell'inizio della regular season NBA. Dopo un avvio in equilibrio, in cui Durant e Irving si scambiano colpi di fioretto, i Warriors allungano decisi. La loro transizione offensiva è troppo anche per la difesa dei Celtics, che pure si dimostra la migliore della lega, e sono proprio KD e Klay Thompson ad alimentare il parziale in favore degli ospiti. Le difficoltà al tiro degli Splash Brothers vengono nascoste dal sistema di Golden State, il quale mette subito spalle al muro Boston, che reagisce con Marcus Morris, fondamentale nell'aprire il campo per un attacco spesso stantio, e con l'energia di Jaylen Brown. Il sophomore biancoverde, insieme a Smart, si produce in almeno un paio di giocate difensive da urlo, che danno vita ai Celtics anche dall'altra parte del campo, dove diversi tiri sbagliati vengono cancellati da canestri in contropiede e su palle rubate. Curry è svagato e nella sua versione peggiore, Thompson freddo e poco reattivo, e sono così le seconde linee di Golden State a scavare un solco di oltre dieci lunghezze: protagonisti Andre Iguodala, che mette fisicità contro la difesa dei padroni di casa, e Nick Young, a bersaglio dall'arco. Anche Shaun Livingston e David West partecipano al parziale dei Warriors, con Durant leader silenzioso. Ma a partire dalla seconda metà del secondo periodo i Celtics rispondono alla loro maniera, dominando sulle palle vaganti, mettendoci maggiore intensità, soprattutto con Brown e con Al Horford, nonostante le difficoltà al tiro di Kyrie Irving (4/16 complessivo). Un primo tempo in linea con le aspettative della vigilia si chiude così sul 42-47, saldo positivo per i biancoverdi. 

Alla ripresa delle operazioni Golden State torna a esprimere la sua pallacanestro in attacco: Curry e Thompson rimangono freddissimi al tiro, ma Kevin Durant è una sentenza, mentre Draymond Green si iscrive alla partita anche in attacco. Il nuovo strappo dei campioni in carica conduce a un altro allungo oltre la doppia cifra di vantaggio dei Dubs, in controllo anche grazie alla difesa, aspetto del sistema di Kerr sempre troppo sottovalutato. La macchina perfetta dei Warriors si inceppa però quando la partita sembra indirizzata, in particolar modo sotto i colpi di Jaylen Brown, mattatore assoluto del terzo periodo di Boston, a bersaglio sia dall'arco che di prepotenza fisica al ferro. Le palle perse di Golden State continuano a costituire un problema per Kerr, con Al Horford che ne approfitta per ridurre ulteriormente le distanze. I Celtics pareggiano così a quota 68, mettono la testa avanti con Morris, e si garantiscono la possibilità di giocarsi tutto nell'ultimo quarto. Kevin Durant e Andre Iguodala riaprono il fuoco per i Warriors, ma i biancoverdi replicano ancora con Tatum e Horford. Cinque punti in un lampo di un Curry irriconoscibile riportano gli ospiti avanti 77-81 a quattro minuti dal gong, complici anche le difficoltà dell'attacco di Boston. Ma come già accaduto in questa striscia positiva, il finale sorride ai Celtics: Durant dall'arco non basta, mentre prima Horford, poi Kyrie Irving trovano canestri importantissimi per Stevens. Kyrie è fantastico al ferro e nel guadagnarsi i liberi del sorpasso per il 90-88. Nel possesso decisivo i Warriors vanno da Durant, che tira in maniera affrettata e sbaglia: è il momento della sconfitta per Golden State, perchè Irving e Tatum sono glaciali dalla lunetta. 

Boston Celtics (14-2). Punti: Brown 22, Horford 18, Irving 16, Morris e Tatum 12. Rimbalzi: Horford 11. Assist: Irving 6

Golden State Warriors (11-4). Punti: Durant 24, Thompson 13, Green 11. Rimbalzi: Green e Casspi 8. Assist: Green e Curry 5.