Una delle partite più attese ed interessanti della notte tra due squadre che, verosimilmente, potrebbero in futuro giocarsi il terzo posto ad ovest, in questo momento decisamente più alla portata degli Spurs. Partita equilibrata che ha visto OKC prevalere nettamente nella prima frazione di gioco, prima del rientro Spurs che, forti del fattore campo, hanno battuto un colpo dopo la sconfitta contro Minnesota.

Partenza a mille per gli ospiti che subito fanno valere il maggior atletismo nel pitturato con Steven Adams che capitalizza sull’errore di George, seguito da Russel Westbrook che mette a referto quattro punti consecutivi per il primo tentativo di fuga Thunder. Gli Spurs provano a rispondere con Patty Mills in penetrazione, ma OKC continua imperterrita la sua marcia con Anthony che segna il jumper dalla media distanza. Gli Spurs in questa fase sono trascinati da Mills che infila la tripla del -3, ma Andams continua a fare il bello e il cattivo tempo nell’area avversaria e a lucrare sui mancati taglia fuori. Attacco Thunder che non sbaglia quasi nulla, il jumpshot di Westbrook segue la tripla di Paul George, Anthony in uno contro uno è come sempre micidiale e la difesa sale di colpi forzando palle perse convertite in punti facili in contropiede. Sulla tripla con fallo di George si chiude il primo quarto da incubo dei padroni di casa sia nel punteggio (15-32) che nelle percentuali dal campo (6-19 totale).

Inizio di secondo quarto sulla falsa riga del primo, con subito un parziale di 7-0 in favore dei Thunder propiziato da Grant, Patterson e Felton sia in finalizzazione che come assistman, con Oklahoma City che si ritrova addirittura sul +23, prima della tanto attesa reazione nero argento, che vede Pau Gasol come protagonista. Movimento in post basso con finger roll a chiudere, stoppata con palla recuperata e bomba dalla punta sul ribaltamento per il centro catalano che scuote i suoi recuperando anche un rimbalzo offensivo nel possesso successivo, chiuso con una schiacciata da LaMarcus Aldridge. Scossa definitiva per l’attacco texano che comincia finalmente a giocare la sua pallacanestro capitalizzando da tre con Danny Green, seguita dalla controreazione in cui Westbrook prima si mette in proprio e poi fornisce palloni ad Abrines e Anthony per altrettante triple che ridonano agli ospiti un ventello scarso di vantaggio. L’attacco Spurs tuttavia è ormai innescato e l’assist di Gasol per Anderson e il gioco a due tra lo stesso e Aldridge riaccendono l'AT&T Center che comincia a sentire aria di rimonta, esplodendo anche sulla chase down di Green sul tentativo, fuori equilibrio, di circus shot da parte di George. Green anima della rimonta Spurs su entrambe le metà campo perché sul ribaltamento è sua la tripla del -12. Sempre Danny Green da tre per il -7 con cui gli speroni chiudono il primo tempo, dopo essere stati sotto di oltre venti lunghezze in questi dodici minuti.

Nel concitato inizio di terzo quarto Anthony brucia la retina da distanza siderale, al quale risponde il solito Green, lasciato colpevolmente libero dalla disattenta difesa di Oklahoma City che continua comunque in attacco ad assicurare un buon vantaggio sugli avversari. Tutto questo prima del mini parziale Spurs che con due bombe consecutive di Mills e Gasol e con il tap in di Aldridge si avvicinano nel punteggio a Westbrook e compagni. Alla tripla di George risponde Bertans dall’angolo, il quale raddoppia in uscita dai blocchi con gli Spurs che ormai sono solo a 3 lunghezze dagli ospiti che evaporano sul terzo tiro da tre capitalizzato in transizione da Davis Bertans su assist di Murray. Terzo quarto che si conclude in completa parità tra le due squadre a quota 78.

Ultima frazione di gioco che comincia con Ginobili che in step back da tre punti porta a scuola Patterson, regalando il primo vantaggio della gara ai suoi. Segue a ruota Rudy Gay in penetrazione con il canestro più fallo, al quale a sua volta aggiunge tre punti ancora Ginobili dalla punta. Grant prova ad interrompere l’emorragia prolungata dei Thunder, ma Gay inchioda la bimane su alley-oop di Gasol. Westbrook chiude un contro parziale dei suoi per una nuova parità, ma Aldridge prova a dare un’ulteriore spallata alla partita, seguito da Anderson e Forbes in penetrazione, con il solo Adams ad opporsi sul ribaltamento. LaMarcus Aldridge, decisamente più presente in questo ultimo quarto, capitalizza anche su rimbalzo d’attacco per il +3 Spurs a 20 secondi dal termine. Finale concitato in cui i padroni di casa fanno di tutto per permettere il pareggio agli ospiti: errore di Abrines dall’angolo, rimbalzo di Westbrook, altro errore di George da tre con secondo rimbalzo in attacco di Westbrook (15+9+9 per lui), palla che finisce a Carmelo Anthony che segna ma con un piede sulla linea dei tre punti che nega il pareggio agli ospiti. Vantaggio di tre punti ripristinato dai due tiri liberi di Gasol su fallo sistematico, che diventa definitivo con l’errore forzato di Westbrook allo scadere di 48 minuti di grandi emozioni, che vedono gli Spurs prevalere in rimonta dopo il pesante passivo accumulato nel primo tempo.