La pausa di riflessione per decidere circa il suo futuro aveva un suo fondamento, tenuto tuttavia a lungo oscuro ai media. Derrick Rose, ventinovenne point guard dei Cleveland Cavaliers, un passato fatto di gravi infortuni dopo essere stato il più giovane MVP (2011) nella storia della NBA, potrebbe doversi sottoporre ancora a intervento chirurgico. Stavolta non al ginocchio, bensì alla caviglia sinistra, per la presenza di uno sperone osseo nella sua articolazione, secondo quando rivelato dallo stesso giocatore e riportato pochi minuti fa da Dave McMenamin di Espn, a poche ore dalla gara dei suoi Cavs a Indianapolis contro i Pacers di Nate McMillan.

Rose, che solo a inizio settimana è tornato a Cleveland dopo essersi preso dei giorni di pausa per valutare l'ipotesi ritiro, ha spiegato così la situazione relativa al suo infortunio: "Voglio ringraziare l'intera franchigia - le parole del nativo di Chicago - il general manager Koby Altman, tutto il frontoffice, i giocatori, il coaching staff, e anche voi giornalisti per avermi concesso la mia privacy e consentito di mantenere il giusto stato mentale e la mia felicità. La mia priorità è quella di iniziare ora il processo di recupero dall'infortunio alla caviglia, cercando di farla andare a posto. Ho uno sperone osseo all'interno dell'articolazione, non l'avevo detto a nessuno, sto solo cercando di risolvere il problema personalmente". E' stato dunque l'infortunio alla caviglia - più grave di quanto si era inizialmente intuito - a far sprofondare Derrick Rose nell'abisso, con i propositi di ritiro sempre più insistenti nella sua testa. Ma l'ex Bulls ha alla fine deciso di continuare a lottare, di provare a risolvere un problema la cui entità rimane tutta da valutare (al momento non ci sono certezze sull'intervento chirurgico, nè sui tempi di recupero) e di rimanere nel roster dei Cleveland Cavaliers, franchigia per la quale ha firmato in estate al minimo salariale. Secondo quanto riportato dal corrispondente di Espn, Rose sarebbe apparso comunque sereno e di buon umore durante l'incontro con i giornalisti, in attesa di affrontare un'altra sfida con il suo corpo, martoriato da infortuni in serie.