Los Angeles Clippers - Washington Wizards 113-112

E' una clamorosa tripla di Lou Williams a mettere fine al matinée della NBA tra Clippers e Wizards. Partita non esaltante dal punto di vista tecnico, che ha visto però riprendere fiducia ed entusiasmo in corso d'opera la squadra di Doc Rivers, la quale dopo un pessimo avvio di gara, tutto di marca Washington (10-0) ha saputo reagire grazie alle giocate di Williams nel primo quarto e Gallinari nel secondo. Il più tredici dell'intervallo è stato capovolto repentinamente da Bradley Beal, il quale dopo i soli due punti del primo tempo ha messo a ferro e fuoco la difesa di casa, riportando i suoi - in collaborazione con Otto Porter Jr. Nel finale punto a punto succede di tutto: Rivers firma il sorpasso da tre, poi Beal risponde dalla parte opposta con il gioco da tre punti che sembra chiudere i giochi. Niente affatto, perché la stessa guardia ospite omette la difesa su Sweet Lou nel possesso chiave, il quale gli stampa una tripla in faccia da 8 metri e da la vittoria ai Clippers. 

Phoenix Suns - San Antonio Spurs 101-104

Gregg Popovich fa turnover in quel di Phoenix e lascia a riposo Gasol e Parker oltre agli infortunati Green e Leonard. L'attacco degli Spurs poggia però immediatamente le basi su Aldridge e su Forbes, sempre più incisivo e decisivo per le sorti della squadra texana in attacco. Phoenix invece parte male, si aggrappa alle conclusioni di Warren ed all'ingresso in campo di Mike James, il quale tuttavia non è sufficiente a porre rimedio al parziale che lancia San Antonio sopra di 11 alla prima sirena e di 13 all'intervallo lungo. Mills ci mette il suo dalla panchina, tenendo a bada anche nella ripresa i tentativi di rimonta dei padroni di casa, sempre più insistenti.

Rudy Gay in azione in Arizona - Foto Nba Twitter

Gli Spurs mettono i remi in barca con qualche minuto di anticipo, condizionati anche dalle rotazioni non lunghissime: Chriss, Warren e James accorciano fino al -2, anche se due triple di Mills nel giro di 10 secondi rischiano di compromettere la rimonta. Nell'ultimo quarto i Suns restano aggressivi e, nei minuti finali, si riportano nuovamente sotto nel punteggio: Warren impatta due volte, Chriss mette la freccia del sorpasso, ma è Forbes, da tre, a firmare il successo degli Spurs. 

Memphis Grizzlies - Oklahoma City Thunder 101-102

Prova corale, di squadra, di unità di spirito e d'intenti finalmente di livello degli Oklahoma City Thunder, i quali si impongono in overtime in casa dei Memhis Grizzlies di uno scatenato Tyreke Evans. Non basta la doppia doppia del play di casa - 29 punti e 13 rimbalzi - a mettere un freno alle scorribande di Russell Westbrook - tripla doppia da 20, 11 e 14 - ma soprattutto alla equa distribuzione dei punti dell'attacco di Donovan che mette in ritmo ed in condizione di mettere a referto 20 punti anche ad Adams, Anthony, ed Abrines. Eppure l'avvio di gara è stato tutto di marca casalinga, con Evans e Gasol a trascinare i Grizzlies al parziale iniziale di 34-19. Pessima difesa dei Thunder, che tuttavia si riscattano in corso d'opera, trovando entusiasmo e fiducia dalle giocate di Russ e soprattutto di Adams. 

Abrines, protagonista assoluto di serata - Foto Thunder Twitter 

Il vento cambia all'intervallo, quando i Grizzlies tornano in campo con animo sopito e stranamente scialbo: soltanto nove i punti messi a referto dai padroni di casa, che consentono ad Anthony ed Abrines di accorciare, impattare e mettere la freccia del sorpasso. McLemore, Ennis e Brooks scuotono Memphis, che torna a segnare e soprattutto a rispondere prontamente ai tentativi di allungo degli ospiti. Il finale è equilibrato: Anthony fallisce il libero del più tre, Gasol sbaglia il secondo personale, ma Brooks lo salva ed Evans impatta segnando il secondo libero dopo aver sbagliato il primo. Overtime. 

Il play di casa prova a farsi perdonare con la tripla del più 3 ad 1 minuto dalla sirena, ma i quattro punti di Westbrook negli ultimi 13 secondi conclusivi valgono il successo dei Thunder, con Green che fallisce due sanguinosissimi liberi. 

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