I Miami Heat dimostrano ancora una volta di avere un grande cuore e di essere pronti a gettarlo oltre l'ostacolo. La vittoria arrivata questa notte contro i New York Knicks ne è l'ennesima prova, con gli uomini guidati da Spoelstra che rischiano anche di perderla considerando che gli ospiti avevano anche un buon vantaggio nei minuti finali della gara. Ma alla fine molto bravi sono stati Wayne Ellington e compagni prima a rimontare, e poi a scappare via nell'overtime che ha decretato la vittoria della compagine della Florida. Nettissima, invece, l'affermazione interna dei Philadelphia 76ers, che davanti ai propri tifosi infliggono un passivo di ben 36 punti ai malcapitati Detroit Pistons. Prova praticamente perfetta per Joel Embiid e compagni, i quali hanno iniziato a dominare fin dai primi possessi e non hanno mai mollato la presa, tra l'altro con una prova eccellente al tiro da tre punti in cui Phila ha sfiorato il 50% a fine gara. Poco o nulla da fare invece, per la franchigia di Motor City.

MIAMI HEAT - NEW YORK KNICKS 107-103

Primo assaggio di playoff alla American Airlines Arena, dove Miami Heat e New York Knicks hanno dato vita ad una battaglia che si è basata soprattutto su ciò che vedremo quasi certamente in post-season, ovvero grande lotta e difese a prendere il sopravvento. I duelli sono subito particolarmente accesi, la squadra di casa lavora subito per togliere ritmo al principale spauracchio, quel Kristaps Porzingis che in effetti non vive una migliori serate dall'inizio della stagione (anche se 15 punti non sono pochi in una notte così complicata). Heat che appaiono in controllo e che approcciano l'ultimo quarto con un buon vantaggio, ma guai a dare per morta New York in questa stagione, soprattutto quando Courtney Lee e Michael Beasley hanno l'asso nella manica. Le loro triple consentono ai Knicks di rimontare e passare in vantaggio, poi la bomba di McDermott a fil di sirena manda tutti all'overtime. Gli sforzi fatti da NY per rientrare si pagano al supplementare, la caviglia sinistra di Beasley si gira in malo modo e Miami ringrazia Ellington e vince.

MIAMI - Ellington 24, Dragic 19, Richardson 18.

NEW YORK - Lee 24, Beasley 20, Porzingis 15.

PHILADELPHIA 76ERS - DETROIT PISTONS 114-78

Una vera e propria spazzolata, quella che i Philadelphia 76ers rifilano sul parquet della Wells Fargo Arena ai Detroit Pistons, in una gara che diventa importante soprattutto perchè consente alla franchigia della città dell'amore fraterno di mettersi alle spalle le ultime brucianti sconfitte. È tornato Joel Embiid, e i lunghi della compagine di Motor City se ne rendono subito conto, anche se a fare da ago della bilancia per questa vera e propria mattanza è il tiro da tre punti dei padroni di casa. A fine gara verrà registrato un 14/30 con i piedi dietro l'arco per Redick e compagni, per un 46.7% finale che è una percentuale da urlo. Tre bombe a testa per l'ex giocatore dei Clippers e per Covington, alle quali si aggiunge nel lungo garbage time anche Luwawu-Cabarrot. Tutti volevano vedere all'opera Ben Simmons, e il rookie non ha tradito le attese: 19 punti in 23 minuti con un eccellente 9/13 dal campo e ben nove assist. In attesa di capire se lavorerà sul tiro - e siamo pressochè certi che lo farà - è un bel viaggiare. Poco o nulla da dire su Detroit, mai scesa in campo e spazzolata senza pietà in uno degli step previsti da The Process.

PHILADELPHIA - Embiid 23, Redick 21, Simmons 19.

DETROIT - Harris 14, Smith 11, Drummond 10.

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