Chris Paul è sempre stato una point guard dallo spiccato senso altruistico, uno di quelli che serata dopo serata, mese dopo mese ed anno dopo anno hanno scritto il proprio nome nell’albo dei migliori più per assist e palle rubate che per i (pur tanti) punti siglati. Così, quando la scorsa notte si è vestito da cannoniere per trascinare i suoi Houston Rockets alla vittoria contro i Portland Trail Blazers (121-112), siglando 37 punti con 29 tentativi dal campo, lo stesso ex-Clipper è sembrato sorpreso: “Non ho mai tirato così tanto in carriera, vero?” ha dichiarato nel post-gara. A dire il vero, Paul ha eguagliato il suo record in una partita da 48 minuti, ma nel 2008 arrivò al tiro 33 volte contro i Suns, in un match da due overtime.

Nonostante sia stata accompagnata anche da 11 assist, il nativo di Lewisville non ha apprezzato appieno la sua prestazione realizzativa: “Ho tirato tanto, è vero, ma non sempre bene. Ho fatto tanti errori, e sono abbastanza arrabbiato per questo”.

Di certo il 13/29, a livello di percentuali, è migliorabile, ma tutti i palloni pesanti sono finiti nel cesto: Paul ha infatti firmato tre conclusioni di fila nel giro di due minuti, per rispondere al parziale di Portland che ha quasi pareggiato la gara nel quarto quarto, con i Rockets a secco da oltre tre minuti. Harden ancora in panchina, in borghese, per i problemi al ginocchio, CP3 ha dovuto vestire i panni del supereroe, infilando una tripla ed una penetrazione da urlo, con layup nel traffico di tre avversari, negli ultimi due minuti di gara, per spezzare definitivamente il risultato. Quello che non è piaciuto agli avversari, però, è stata la chiusura: con la possibilità di far scorrere il cronometro fino alla sirena, la point-guard ha invece inchiodato un layup indisturbato, a dodici secondi dalla fine, con la gara già decisa, che ha fatto infuriare Damian Lillard e compagni. Al faccia-a-faccia a fine gara sono seguite le parole al vetriolo alla stampa: “Non è stato sportivo, né rispettoso. A ruoli invertiti sicuramente non sarebbe piaciuto neanche a loro”.

Il diretto interessato ha glissato a riguardo, mentre ha ricevuto gli elogi anche di Trevor Ariza: “29 tiri? Ha fatto bene, deve farlo. Per il finale, secondo me era solo nel flow della partita, ci sta, era aggressivo”.

Per sopperire alla mancanza dei 32 punti (32!) a gara di Harden, Houston si può avvalere anche di Eric Gordon, che ha ricevuto una promozione in quintetto titolare proprio al posto del barba. Nelle ultime quattro partite, Gordon ha superato quota 30 punti lo stesso numero di volte, due, in cui ci era riuscito nelle precedenti 109 presenze coi razzi, a confermare quanto la sua mano sia calda non solo in uscita dalla panchina.

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.