Seconda vittoria consecutiva, in back to back e in un giro di trasferte a Ovest, per gli Indiana Pacers di Nate McMillan che, guidati da Victor Oladipo, sbancano senza difficoltà la Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City contro gli Utah Jazz. Nell'ultima partita della giornata NBA dedicata alla memoria di Martin Luther King, i Los Angeles Clippers di Doc Rivers la spuntano allo Staples Center contro gli Houston Rockets di Mike D'Antoni e dell'ex Chris Paul. 

Utah Jazz - Indiana Pacers 94-109

Ancora senza i due centri titolari, Rudy Gobert e Myles Turner, Jazz e Pacers si affrontano a Salt Lake City, in momenti opposti di forma. Le difficoltà dei padroni di casa si palesano sin dal primo quarto: eccezion fatta per qualche canestro di forza di Derrick Favors, Utah non riesce a segnare e subisce invece il bombardamento avversario, con Thaddeus Young e Bojan Bogdanovic caldissimi dall'arco. Victor Oladipo e Darren Collison aggiungono punti, Sabonis sbaglia pochissimo, e i Pacers chiudono alla grande il periodo con una tripla da centrocampo di Cory Joseph (21-31). L'unico momento di reazione di Utah si ha all'inizio del secondo quarto, quando Donovan Mitchell, Rodney Hood e Joe Johnson riportano gli uomini di Snyder sul meno uno, approfittando di una second unit un po' svagata di Indiana (si salva il solo Al Jefferson). Al rientro in campo dei titolari, gli ospiti scappano però nuovamente via, con Victor Oladipo sugli scudi, Domantas Sabonis chirurgico e Thaddeus Young attivissimo. Non basta ai Jazz il coraggio di panchinari come O'Neale e Udoh, anche perchè Ingles e Rubio sono in serata no. All'intervallo lungo i padroni di casa inseguono sul 47-58, e nel terzo quarto il vantaggio dei Pacers si dilata. Merito di uno scatenato Victor Oladipo, che fa ciò che vuole contro la difesa avversaria. Young vola in contropiede, Bogdanovic e Collison segnano senza opposizione, Sabonis sciorina anche assist, mentre dall'altra parte Donovan Mitchell predica nel deserto. Il quarto periodo diventa così di gestione per Indiana: Cory Joseph, T.J. Leaf, Lance Stephenson e ancora Oladipo tengono a distanza Utah, che ha un sussulto d'orgoglio finale con Jerebko, Favors e Rodney Hood: non può bastare a Snyder, i suoi Jazz sono in enorme difficoltà. 

Utah Jazz (17-26). Punti: Mitchell 23, Favors 16, Hood 15. Rimbalzi: Favors 7. Assist: Neto 3. 

Indiana Pacers (24-20). Punti: Oladipo 28, Young 17, Joseph e Sabonis 15, Bogdanovic 10. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Collison e Oladipo 6.

Los Angeles Clippers - Houston Rockets 113-102

Per la sfida casalinga al grande ex Chris Paul, i Clippers confermano Griffin e Teodosic, con Wallace titolare e Reed in campo per DeAndre Jordan, mentre dall'altra parte è ancora assente James Harden. Partenza lanciata per i Rockets, a segno dall'arco con Ryan Anderson e Trevor Ariza, mentre Chris Paul dirige le operazioni. Anche Eric Gordon partecipa al festival di canestri dei texani, ma i padroni di casa non ci stanno, reagiscono con tre triple di Milos Teodosic, con la voglia di Blake Griffin e poi con la second unit: su tutti Montrezl Harrell, devastante sotto canestro, ma anche Sam Dekker e Wesley Johnson, che stoppa un Clint Capela poco incisivo. Partita che vive di parziali, con Chris Paul ondivago ma sempre uomo chiave per Houston, mentre dall'altra parte inizia la gara di Lou Williams, che si alterna a Griffin come realizzatore. Mike D'Antoni trova poi i punti di Gerald Green in uscita dalla panchina, con Trevor Ariza bollente dall'arco dei tre punti, e all'intervallo lungo lo score è di 59-56. Clippers più convinti anche alla ripresa delle operazioni, quando Tyrone Wallace fa valere la sua incoscienza per trovare punti: Blake Griffin sfonda di potenza contro la difesa dei Rockets, Williams macina canestri, e i texani sono costretti a rincorrere, ancora con Anderson e Ariza. A fare nuovamente la differenza è infine la second unit dei Clips che, a cavallo tra terzo e quarto quarto, dà lo strappo decisivo alla gara. Harrell, Johnson e Dekker sono fondamentali, poi Lou Williams segna alla sua maniera. A Houston non basta invece un finale d'orgoglio di Chris Paul, con storie tese con l'ex compagno Griffin. Ultimi secondi incandescenti: espulso Ariza, ma la partita è finita, vinta dai Clippers, tornati prepotentemente in zona playoffs. 

L.A. Clippers (22-21). Punti: Williams 31, Griffin 29, Teodosic e Wallace 12, Johnson 11, Harrell 10. Rimbalzi: Johnson 12, Griffin 10. Assist: Williams 9. 

Houston Rockets (30-12). Punti: Paul e Gordon 19, Ariza 17, Capela 14, Anderson 12, Green 11. Rimbalzi: Capela e Tucker 7. Assist: Paul 7. 

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]