Milwaukee Bucks vs Phoenix Suns 109-105

Vittoria per I Milwaukee Bucks che si impongono contro i Phoenix Suns, nella prima partita giocata senza la guida di Jason Kidd in panchina, licenziato nella giornata di ieri e sostituito da Joe Prunty. Ottimo inizio degli ospiti che si portano subito in vantaggio gestendo bene il gioco sia a difesa schierata che in transizione. Milwaukee inizialmente si aggrappa a Middleton per rimanere a contatto, ma successivamente reagisce, stringendo le maglie in difesa, generando contropiedi immancabilmente chiusi con facilità. Henson è un fattore sotto le plance e chiude la rimonta biancoverde, che grazie anche alle seconde linee si trasforma in vantaggio per la fine del primo quarto. Nel secondo quarto i Suns reagiscono, riportandosi subito a contatto e imponendo una buona intensità difensiva contro un attacco che trova in Middleton e Bledsoe le sue principali e spesso uniche soluzioni. Monroe è una spina nel fianco per la difesa dei Bucks, che soffre la fisicità del suo ex compagno, per un primo tempo che comunque si conclude con le due squadre in parità a quota 53 punti.

Inizio di secondo tempo che vede i padroni di casa passare in vantaggio, con Brogdon che sale di colpi e segna con continuità. I Suns, tuttavia, non mollano e qualche palla persa di troppo dell’attacco dei Bucks li aiuta a tenersi in partita, grazie ad una transizione efficace che, grazie soprattutto a Warren e Len, frutta il vantaggio Phoenix al termine del terzo quarto. Ultimo quarto che risulta decisivo: palle perse dei Suns e prodezze individuali dei vari Brogdon, Middleton e Bledsoe permettono a Milwaukee di riacciuffare il vantaggio. Warren mantiene i suoi a contatto, ma Middleton è immarcabile sul tiro dal midrange. Soprattutto in difesa Phoenix non riesce a dare quello strappo necessario per riagguantare la partita, concedendo troppo spesso tiri poco contestati anche nel pitturato. Daniels ha la mano calda e con il solito Warren riporta a -1 la propria squadra, ma Middleton chiude la partita con due isolamenti consecutivi, chiusi con altrettanti canestri per il 109-105 Bucks.

Bucks: Middleton 35, Brogdon 32, Bledsoe 19, Henson 10, Plumlee e Brown 4

Suns: Warren 23, Monroe 19, Daniels 15, Booker 14, Len 9, Bender 7

Houston Rockets vs Miami Heat 99-90

Vittoria interna per gli Houston Rockets contro gli ostici Miami Heat, reduci da 9 vittorie nelle ultime 11 partite e in un ottimo periodo di forma. Grandissimo inizio per la squadra ospite che fin da subito impone la propria fisicità sotto le plance con Whiteside. Nei primi minuti l’attacco Rockets risponde solo ai nomi di Harden e Paul che tuttavia non riescono ad arginare l’impeto di Miami, ottimo il loro lavoro difensivo a cui aggiungono un notevole ritmo offensivo, che fa viaggiare in transizione in modo efficace gli uomini di Spoelstra. Whiteside continua il suo notevole primo quarto, non solo come finalizzatore, ma anche come assistman per gli esterni taglianti. Ottimo primo quarto di James Harden, unico baluardo a limitare i danni in questo orribile primo quarto per Houston. Nel secondo quarto Houston trova finalmente il contributo del supporting cast, con Tucker e Anderson che colpiscono dalla lunga distanza. Miami si mantiene in vantaggio grazie alle scorribande di Johnson, ma Anderson infila la terza bomba consecutiva, che riporta i Rockets a -2. Secondo acuto della partita per Whiteside che confeziona 4 punti consecutivi, al quale risponde Gordon con la penetrazione per un primo tempo che si conclude con gli Heat ancora in controllo.

Houston prova ad aumentare il ritmo partita, generando rapide transizioni, vera manna dal celo per la squadra di Mike D’Antoni. Due pick & roll consecutivi conclusi entrambi da Capela valgono il pareggio per i Rockets, con Richardson che tuttavia impedisce ad Harden e compagnia di passare in vantaggio. Segue una fase di stallo in cui le squadre controbattono colpo su colpo alle iniziative avversarie. A Harden risponde Winslow, a Gordon e Tucker, risponde Ellington, per un terzo quarto che si conclude con i Rockets in vantaggio di soli 3 punti. Ultima e decisiva frazione che vede l’equilibrio sviluppatosi al termine della precedente perpetrarsi anche nei suoi primi minuti, in cui Miami risponde di squadra alle prodezze di Paul, mantenendosi in partita. Tutto questo fino a tre minuti dal termine, dove il duo Harden-Paul decide di cambiare marcia e con un paio di colpi da fuoriclasse  equamente distribuiti chiude la partita.

Rockets: Harden 28, Paul e Gordon 16, Capela 14, Tucker e Anderson 9

Heat: Whiteside 22, Ellington 13, Richardson 12, Johnson e Olynyk 10