Orlando Magic - Sacramento Kings 99-105

E' un quarto periodo perfetto quello grazie al quale i Sacramento Kings sbancano Orlando e l'Amway Center e rendono vano il vantaggio acquisito dai padroni di casa dei Magic nel corso dei tre quarti iniziali. Si sciolgono nel finale Fournier e compagni, autori comunque di una buona prova macchiata da un finale rovinoso: sono Temple e soci invece a festeggiare, protagonisti di un quarto periodo solido e caparbio, cinico e spietato quando c'è stato bisogno di mettere in campo le energie necessarie per portare a casa la sfida. 

Gara tra due delle deluse delle rispettive Conference che ha visto inizialmente prevalere l'equilibrio: ad un buon apporto di Cauley-Stein sotto le plance da una parte - abile a sostituire Randolph nel pitturato - risponde dalla parte opposta un positivo Fournier, il quale nonostante qualche errore di troppo nel tiro dalla distanza, così come Gordon, firma le giocate per tenere a contatto nel punteggio i Magic. Molto bene anche Bogdanovic, il quale controbatte alle iniziative del francese in un duello rusticano tutto made in Europe sul perimetro. Equilibrio che non si schioda nemmeno nel secondo quarto, quando le rispettive panchine non riescono a dare la necessaria sferzata di energia per creare i presupposti per l'allungo da una parte e dall'altra: il ritorno in campo di Gordon e Fournier si bilancia con le giocate dalla parte opposta di Temple - decisivo dalla panchina - e Cauley-Stein, per il 53-52 dell'intervallo. 

L'avvio di ripresa sembra arridere agli Orlando Magic, abili con le triple di Gordon e Fournier, oltre che con le giocate di Simmons ed un redivivo Elfrid Payton, ad allungare un minimo sui rivali. Qualche intoppo nell'attacco di Sacramento rischia di compromettere la gara, Payton firma il più nove, Simmons il massimo vantaggio sul +11, ma la pecca dei Magic è quella di non chiudere la contesa. Hield si carica la squadra sulle spalle e con cinque punti di fila dimezza lo svantaggio alla penultima sirena. Il quarto periodo è tutto di marca ospite: la difesa dei Kings sale in cattedra, forza Gordon e Fournier a sparacchiare ripetutamente, con il solo Payton in grado di fornire un'alternativa precisa alle folate dei viaggianti. Richardson agguanta il pareggio, prima dello show di Temple che firma diciassette punti nella sola quarta frazione, nove dei quali di fila decisivi nell'allungo che spacca in due la contesa negli ultimi tre minuti.  

Oklahoma City Thunder - Brooklyn Nets 109-108

E' un canestro di Russell Westbrook a tre secondi dalla fine a regalare agli Oklahoma City Thunder il successo sugli ostici Brooklyn Nets. Vittoria di rimonta per i padroni di casa, i quali si affidano ad uno scatenato Raymond Felton in avvio di quarta frazione per dimezzare lo svantaggio accumulatosi e ribaltare punteggio ed inerzia della gara fino al sorpasso conclusivo. Vittoria di carattere, ottenuta giocando il solito basket di isolamenti soprattutto nel finale, ma che dimostra e conferma la crescita della squadra di Donovan sotto molti punti di vista, di gruppo e di unità d'intenti. 

Eppure dopo un primo quarto sostanzialmente equilibrato, nel quale i ritmi frenetici dei padroni di casa avevano condizionato le percentuali al tiro e fatto sì che i Thunder chiudessero avanti di quattro (30-26) grazie ad un ottimo e cinico George, il secondo periodo vede protagonisti i Nets: Harris e Okafor ribaltano lo svantaggio, portano Brooklyn avanti di sei e danno il là al break che fa scappare gli ospiti. La squadra di Atkinson si dimostra solida mentalmente e soprattutto quadrata in attacco ed i ritorni sul parquet di Dinwiddie, Carroll ed Hollis-Jefferson rifiniscono il bottino fino al 47-59 di fine primo tempo. 

In avvio di ripresa Anthony e George, in collaborazione con l'immancabile Westbrook, provano ad imprimere un ritmo differente alla gara, ma non sembra bastare. Brooklyn resiste, tiene botta e conferma il vantaggio dopo i primi minuti di secondo tempo. I Thunder hanno un sussulto nel ventre del terzo quarto trascinati dallo 0, che li riporta sotto di tre, ma Allen, LeVert e D'Angelo Russell sembrano dare la spallata decisiva all'incontro. E' Felton, come detto, in avvio di quarta frazione, a rimettere tutto in discussione, prima del concitatissimo finale testa a testa, fatto di sorpassi e contro-sorpassi: Carroll mette la tripla del più tre, Anthony ed Adams mettono la freccia prima del canestro di Dinwiddie che sembra quello decisivo.

Non basta però per il quarto buzzer-beater del mese del play ospite, perché Westbrook approfitta dei secondi conclusivi per appoggiare al vetro e dare la vittoria ai suoi Thunder.