I New Orleans Pelicans sono in piena lotta playoff ad Ovest e la stella della franchigia della Louisiana, Anthony Davis, resta concentrata sul finale di stagione, seppure l'infortunio di DeMarcus Cousins abbia reso tutto più complicato. Dopo lo stop di Boogie, infatti, le prestazioni della franchigia hanno subito un brusco rallentamento, al punto tale che la squadra dovrà lottare con le unghie e con i denti per cercare di accaparrarsi un posto in post-season, non più scontato come tre o quattro settimane fa. Il rendimento di 'The Brow' resta comunque stratosferico, viaggia infatti a 27 punti, 10 rimbalzi e 2 assist di media ad allacciata di scarpe, con tanto di deliziosi quarantelli distribuiti in giro per molti palazzetti NBA.

Davis, reduce dall'All Star Game a Los Angeles, ha rilasciato alcune dichiarazioni, forti, esternando ancora grosso rammarico per ciò che è accaduto al suo compagno: "Con Cousins in campo saremmo arrivati tranquillamente ai playoff, nessuno ci avrebbe potuto fermare. Credo che potevamo spingerci anche molto in là, la finale di conference era alla nostra portata. Spiace, mi auguro che si rimetta a posto presto, sono convinto che ritornerà più forte di prima".  Forse The Brow ha un tantino esagerato, considerando che ad Ovest battagliano squadre del calibro dei Golden State Warriors, Houston Rockets e San Antonio Spurs, resta il fatto che prima dell'incidente di Cousins, la squadra girava a meraviglia, esprimeva una bella pallacanestro, tanto che NOLA era addirittura riuscita a stabilizzarsi al sesto posto, puntando ancora più in alto.

Fonte: Twitter
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Ora, senza il suo 'partner-in-crime', Davis sarà costretto a guidare da solo la squadra da qui al termine della stagione, che in Lousiana si augurano possa essere più lunga possibile. Per fare ciò, l'ala di coach Alvin Gentry proverà ad ispirarsi a Russell Westbrook, che lo scorso anno letteralmente da solo condusse i suoi Thunder agli spareggi: "Dovrò comportarmi come Westbrook, soprattuto quando Durant si infortunò. Si prendeva tante responsabilità, il  peso dell'attacco di Oklahoma City il più delle volte cadeva solo sulle sue spalle. Russ è un campione, una forza della natura. Lo scorso anno, dopo l'addio di Durant, prendeva da solo 40 tiri per aiutare la squadra a vincere, e credo farò questo anche io".

 

 

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Andrea  Indovino
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