I Boston Celtics stanno per riabbracciare Marcus Smart dopo che la guardia è rimasta ferma al palo nelle ultime 11 partite a causa di un infortunio alla mano destra (profonde lacerazioni dopo aver urtato un vetro in occasione della gara dei suoi Celtics allo Staples Center). Smart, che è tornato ad allenarsi mercoledì, ha dettagliato in che modo i medici hanno tirato un grande frammento di vetro dal palmo della sua mano, che per un pelo non gli ha stritolato i due tendini vicino al mignolo.

"Ho temuto il peggio, credevo che i tendini erano saltati e mi dovevo sottoporre ad un intervento chirurgico. I primi giorni sono stati duri, il dolore era tanto. La cosa che mi dispiaceva maggiormente era quella di lasciare i miei compagni in un momento cruciale della stagione". Invece, dopo accurati esami strumentali, è stata scongiurata l'ipotesi dell'intervento chirurgico, e Smart ha trascorso l'ultimo mese semplicemente a riposo, in attesa che le ferite si asciugassero. Ha indossato solo una piccola benda protettiva mercoledì durante il suo ritorno agli allenamenti, e si è dichiarato pronto a giocare alla ripresa delle ostilità, quando Boston aprirà la seconda parte di stagione a Detroit, nella notte italiana tra venerdì e sabato.

Senza Smart in campo, i Celtics hanno un record di 6 vittorie e 5 sconfitte, e sono scivolati al secondo posto della Eastern Conference, dietro i Toronto Raptors in repentina ascesa. La guardia originaria di Dallas ad ESPN ha confermato quanto fosse distrutto all'idea di non poter dare il suo contributo per un periodo medio-lungo: "Ero devastato, l'idea di non poter fare nulla per la squadra mi ha reso nervoso, ho vissuto giorni difficili. Mi sono sento come se avessi deluso la mia squadra, per fortuna ora il peggio è alle spalle ed avrò altre possibilità".

Brad Stevens, che lo ha riavuto agli allenamenti, sprizza gioia da tutti i pori: "E' un bene averlo di nuovo a disposizione, aggiunge tanta energia alla nostra squadra. La sua mano sta molto meglio, questo è incoraggiante. Ha pagato tanto, in termini di tempo perso, ora Marcus è voglioso di recuperare. Vuole giocare, è un ragazzo a cui piace giocare, è un buon compagno di squadra. E' ben voluto da tutti nello spogliatoio. Averlo ritrovato è per noi una risorsa importante in questa seconda parte di stagione". Smart, ventiquattrenne giunto alla quarta stagione in NBA, prima dell'infortunio stava viaggiando a 10.1 punti, 4.7 rimbalzi e 3.6 rimbalzi di media a partita.