La delusione è evidente. Il Maestro, che non si scompone mai, è su tutte le furie. Entra in campo, protesta. L'arbitro Ricci espelle Fucile (giustamente), lui non ci vede più. La tonnara di fine gara vede protagonista anche l'allenatore dell'Uruguay, che conscio dei propri mezzi ha orchestrato la gara in maniera perfetta e per 80 minuti era anche riuscito ad imbrigliare la Roja. 

L'Uruguay tuttavia capitola al gol di Isla, che elimina i detentori del titolo in carica e Oscar Washington Tabarez analizza così il match: "Sono amareggiato. Mi resta l'amaro in bocca perché la nostra Copa America finisce qui. Abbiamo mostrato comunque un processo di ricostruzione della squadra, non era facile fronteggiare una squadra superiore, ma abbiamo provato in tutti i modi a protare a casa la gara". 

"Credo che abbiamo giocato un buon match se consideriamo i nostri rivali. Non abbiamo avuto occasioni per segnare, certo, ma era preventivabile. Poi quando siamo rimasti in 10 tutto è diventato più difficile".

Il Maestro, infine, si scusa per l'antisportività di fine gara, lasciando prevalere l'immensa classe di un uomo che ha portato l'Uruguay tra le prime squadre del mondo: "Mi dispiace per quanto successo. Mi scuso perché non dovevo lasciare l'area tecnica. Fortunatamente, non è successo niente di clamoroso e tutto è finito lì". 

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