Pep Guardiola può cominciare a pensare alla prossima stagione con sempre più fiducia: la dirigenza del suo Bayern Monaco gli ha infatti portato il terzo regalo della finestra di mercato estiva, probabilmente il più importante fino ad ora. Si tratta del brasiliano Douglas Costa, che ha oggi messo la firma sul contratto che lo legherà ai tedeschi fino al 2020. Una cifra non indifferente quella sborsata dal Bayern, 30 milioni nelle casse degli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Operazione annunciata da tempo, mancava solamente l'ufficialità, e nel giorno della presentazione del nuovo vice-neuer, Sven Ulreich, è arrivata.

Un'alternativa a Ribery e Robben sulle fasce, un trequartista di talento, fantasia e velocità: Douglas Costa è il classico brasiliano dai piedi buoni e dalla gran capacità di saltare l'uomo e di creare occasioni, e nell'organizzazione del Bayern potrebbe rappresentare un innesto fondamentale a partita in corso. Il suo acquisto è stato voluto dopo la pessima stagione attraversata da Mario Gotze, ed è stato preferito ad Angel Di Maria per una questione prettamente economica: troppi i 60 milioni richiesti dal Manchester United, anche se la porta non è ancora chiusa.

Il brasiliano si aggregherà alla squadra l'11 luglio, dopo le vacanze allungate vista la sua partecipazione alla sfortunata Copa America della sua nazionale Brasiliana, con la quale conta 7 presenze e un gol, arrivato proprio nel trofeo continentale, nella sfida d'apertura contro il Perù. Indosserà sulle spalle il numero 11. "È un sogno che diventa realtà - ha commentato - Sono fiero di diventare un giocatore del Bayern, seguendo le orme di tanti altri grandi connazionali. Non vedo l'ora di rispondere alle aspettative del club".

Giornata dedicata al mercato in quel di Monaco di Baviera, perchè è stato presentato anche Ulreich, arrivato dallo Stoccarda insieme al giovanissimo talento Kimmich, ancora in vacanza dopo gli impegni con la nazionale Under21 (malamente falliti), per un totale di 12 milioni. Il Bayern è al lavoro, tornare grandi al più presto è l'imperativo.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]