Il primo round della finale di Copa Libertadores si chiude in parità: è 1-1 infatti all'Estadio Olimpico Atahualpa di Quito tra la super sorpresa Independiente del Valle e la più quotata Atletico Nacional, con quest'ultima a dominare buona parte della gara. La fortuna però è girata nel finale, quando Mina è stato in grado di rispondere alla giocata di Berrio nel primo tempo, spegnendo la partita nel più totale equilibrio e pronta a riaccendersi per altri minuti di fuoco nella gara di ritorno tra una settimana, nella quale i colombiani ritroveranno lo squalificato Mejia e potranno schierare l'ideale once de gala, quello che in questa sfida d'andata riesce a mettere in campo la squadra Ecuadoreña dal primo minuto.

Chi mancherà in Colombia probabilmente è José Angulo, infortunatosi nel finale, ma che dopo soli tre minuti prova un sinistro di prima dal limite, sfiorando solo il palo. Il Nacional non sta a guardare e sfruttando il solito fraseggio porta al tiro Borja dalla distanza, la respinta di Azcona è stilisticamente rivedibile ma efficace. All'inizio sprint segue un calo dell'intensità dovuto specialmente ai bassi ritmi imposti alla gara dai colombiani, più riflessivi a centrocampo, l'esatto opposto della più impetuosa compagine di Repetto che al 22' mette i brividi ad un reattivo Armani, pronto nel bloccare in due tempi una palla girata involontariamente verso la porta da Mina dopo un buco sul primo palo della difesa.

La gara si mantiene bloccata ma comunque molto lineare, complice un arbitraggio permissivo e tollerante di Caceres, che al 20' estrae il primo giallo all'indirizzo di un Seba Perez piuttosto nascosto, ma sontuoso alla mezz'ora quando imbuca per il taglio in area di un compagno: è provvidenziale il solito Mina nell'entrare in scivolata con convinzione e precisione, andando in pieno sulla palla. Sul prosieguo Torres cerca un tiro da fuori un po' troppo pretenzioso che vola largo. Pretenzioso allo stesso modo, ma enormemente efficace, è invece Berrio al 36': riceve centralmente ai 20 metri spalle alla porta, riesce a girarsi e a destreggiarsi in mezzo a due maglie nero-blu, per poi trovare con una finta il varco buono per il destro che si infila rasoterra alla sinistra di Azcona per lo 0-1.

La serie di giocate spettacolari dell'Atletico Nacional continua tre minuti dopo il vantaggio, quando un disimpegno rivedibile libera Marlos Moreno che prova un destro di prima da oltre 30 metri: Azcona, fuori posizione, viene graziato per una questione di centimetri. L'ultima parola della prima frazione ce l'ha ancora Borja con un sinistro dalla distanza piuttosto largo, ma che conferma le enormi difficoltà dell'Independiente del Valle, vittima probabilmente anche di un pizzico di pressione.

L'apertura di ripresa fotocopia quella del primo tempo, con un'occasione subito per i padroni di casa (Cabezas sull'esterno della rete), ma con la risposta dalla distanza della squadra di Rueda affidata questa volta a Macnelly Torres, che trova la presa sicura a terra di Azcona. Arriva puntuale anche il momento di flessione, alimentato anche da diverse soste per permettere le cure alla schiena proprio al portiere dell'Independiente, dolorante dopo uno scontro involontario con Berrio.

Repetto per suonare la carica prova a cambiare le ali, inserendo Uchuari e Jonathan Gonzalez al posto degli spenti Julio Angulo e Cabezas, ma il Nacional alza il muro e concede pochissimo, gestendo bene anche il pallone con le proprie forze fresche subentrate, Guerra su tutti. Un pericolo lo porta però un subentrato degli Ecuadoregni, ovvero Uchuari, che trova un varco e a tu-per-tu con Armani trova il miracolo con la manona del portiere, nonostante fosse comunque tutto fermo per fuorigioco.

Quando tutto sembra avviato verso il peggio per l'Independiente del Valle, con Angulo costretto ad uscire in barella dopo un brutto infortunio alla caviglia, arriva l'episodio che gira nuovamente il match, all'87': Armani su una punizione esce malissimo, ribattendo frontalmente e provocando un flipper che premia Arturo Mina, prontissimo a punire l'incertezza e sfruttare l'unico scampolo di fortuna concesso dalla dea bendata ai suoi. Il pareggio regala un finale più vivo che mai, con brividi lungo la schiena di entrambe le difese, che riescono comunque a reggere fino alla fine del quinto minuto di recupero. Il finale, 1-1, lascia aperti tutti gli scenari, in totale equilibrio, attendendo tra una settimana una gara di ritorno che si preannuncia sempre di più per la storia.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]