Sfida a dir poco infuocata all'Estadio Benito Villamarin. Succede di tutto, il Granada va in vantaggio di due reti, si fa rimontare da un Betis che sbaglia tantissime occasioni e che poi rischia la beffa su rigore. Entrambe le squadre non si tirano indietro, tanti ammoniti e ben tre espulsi, di cui due dalla panchina. Alla fine è 2-2, ma quanti rimorsi per entrambe le compagini.

Formazione Granada: Adan, Piccini, Mandi, Pezzella, Durmisi, Petros, Brasanac, Ruiz, Joaquin, Ruben Castro, Alegria.

Formazione Betis Siviglia: Ochoa, Foulquier, Vezo, Gaston Silva, Tabanou, Krhin, Pereira, Carcela, Bueno, Ponce, Atzili.

Partita che inizia a ritmi molto bassi, ma che si scalda dopo quindici minuti. Al 13' Mehdi Carcela riceve palla sulla sinistra, si accentra, entra in area e scarica il tiro dello 0-1. Non irreprensibile Adan, che prende un gol su una conclusione che non sembrava imparabile. Neri che sono più aggressivi e insistono. Al 16' Carcela ci riprova, ma stavolta Adan riesce a respingere la conclusione. Il Betis si vede per la prima volta al 31', con Joaquin che prova una giocata simile a quella che ha portato al vantaggio del Granada, ma il suo tiro finisce a lato. Al 33' gli uomini di Jemez trovano il raddoppio: percussione di Atzili in area, palla che viene rimpallata e finisce sui piedi di Bueno, che insacca (0-2).

Partita chiusa? Assolutamente no, perchè i biancoverdi si svegliano e iniziano ad attaccare, mettendo in mostra gli enormi limiti difensivi del Granada, tanto che arriva subito il gol che accorcia le distanze. Al 36'  Ruiz serve Durmisi sulla sinistra, quest'ultimo supera facilmente Foulquier e mette in mezzo un pallone che Alegria deve solo insaccare. I centrali dei neri sono talmente disattenti che la punta del Betis ha anche il tempo di prendere la mira prima di segnare. Occasioni per i padroni di casa che fioccano, con Castro che ha ben due grandi opportunità da gol, al 38' di testa manda di poco a lato e al 40' non insacca un rimpallo arrivatogli dopo una grande parata di Ochoa su Joaquin. Il Granada torna a farsi vedere solo al 46', con una sassata da lontano di Bueno che sfiora il palo. Primo tempo dunque a due facce, con metà periodo dominato dal Granada e metà dal Betis Siviglia.

Secondo tempo che si apre come si era chiuso il primo, ovvero con il Betis che attacca a tutto campo e il Granada che si difende a stento. Al 54' un calcio di punizione di Joaquin sbatte sul palo. Intanto, nel giro dei due minuti, Vezo riesce a prendersi due cartellini gialli e a farsi espellere, lasciando i suoi, già in enorme difficoltà, in dieci uomini. Al 57' Ruben Castro arriva a calciare nell'area piccola, ma il suo tiro finisce oltre la traversa. Al 61' il pareggio, con Alegria che insacca un perfetto assist di Piccini.

Clamoroso quel che accade al 76': Musonda ringrazia la difesa del Granada per avergli regalato palla e calcia un tiro a porta vuota che viene deviato in angolo all'ultimo, sul corner Ruben Castro batte a colpo sicuro, ma Ochoa para con un riflesso di rara bellezza, ospiti che partono in contropiede, Atzili è tutto solo in area e viene abbattuto da Adan in uscita. È calcio di rigore. Ponce si incarica della battuta, ma il portiere intuisce l'angolo e respinge, sulla ribattuta arriva su un altro giocatore in nero, ma questi spara in bocca ad Adan, poi ancora Ponce calcia, ma la difesa riesce a salvare sulla linea. Poco dopo scatta una rissa che l'arbitro seda con fatica, mandando negli spogliatoi i portieri di riserva e ammonendo Carcela. Ritmi che calano, ma le occasioni rimangono. 

Al 91' Ruben Castro tira, ma la palla viene leggermente deviata e va di poco oltre la traversa. Al 92' un Ponce incredibilmente impreciso riceve palla in area defilato sulla destra, ma il suo tiro non tocca nemmeno l'esterno della porta. Al 93' Musonda ha una nuova occasione per fare bottino pieno, ma il suo tiro è centrale e un Ochoa in serata di grazia blocca senza problemi. Finisce dunque  una partita che sembrava non voler terminare mai. Granada e Betis Siviglia si dividono la posta in palio, in un match dai ritmi elevatissimi e dalle tante emozioni.