Era la partita decisiva per le sorti di Borussia Moenchengladbach e Celtic nel girone C di Champions League, ma nessuna delle due è riuscita a prevalere sull'altra ed ora per entrambe le speranze di conquistare il passaggio del turno si riducono ancora di più. Infatti, con la vittoria del City sul Barcellona, la classifica del girone vede in prima e seconda posizione le due super potenze europee, mentre i tedeschi sono a tre lunghezze dagli inglesi ed il Celtic è quasi ufficialmente fuori da ogni tipo di gioco, compreso quello per l'Europa League.

PRIMO TEMPO – Nei primi minuti di gara sono già i padroni di casa a comandare il gioco, raccogliendo ben tre calci d'angolo nei primi nove minuti della partita. Gli scozzesi provano qualche sortita in attacco con Sinclair e Forrest, ma i due giocatori biancoverdi non riescono mai a rendersi davvero pericolosi. Al ventesimo arriva la prima vera occasione da gol della partita, ad averla è il Borussia. I bianconeri di Germania riconquistano palla nella propria metà campo, Stindl prova il tiro costringendo Gordon ad una super parata e Hahn manca poi il tap-in che poteva valere il vantaggio. L'occasione di Stindl accende la partita, tanto che dopo quattro minuti arriva anche la grande occasione del Celtic: Sinclair riceve palla in area e calcia a botta sicura, ma questa volta a negare il gol sblocca partita è il palo che respinge la sfera senza pietà. Non c'è però da aspettare molto per la prima rete del match. Al trentaduesimo il Gladbach avvolge la difesa ospite con il suo possesso palla aspettando il momento giusto, che arriva quando la palla è sui piedi di Hazard che trova Stindl dall'altra parte dell'area pronto ad impattare la palla al volo e a battere Gordon per l'1-0. Il Celtic prova a rispondere con l'impeto dato dall'orgoglio scozzese, ma i tedeschi si difendono bene riuscendo a chiudere la prima frazione senza aver mai subito un tiro nello specchio difeso da Sommer.

SECONDO TEMPO – Al ritorno in campo la musica non cambia, è sempre il Moenchengladbach a fare la partita. Al cinquantesimo è Hazard ad andare vicino al gol con un cross letto male da Gordon che ha terminato la sua corsa a pochi centimetri dal palo. I bianconeri continuano a spingere arrivando al tiro prima con Stindl e poi con Johnson, bravo a sfruttare un errore in uscita degli scozzesi per liberarsi e provare a realizzare il raddoppio. Al sessantaquattresimo si rifanno vivi gli ospiti con Roberts che prova ad avventarsi su un retropassaggio quantomeno audace di Wendt, ma Sommer riesce ad arrivare sulla palla prima dell'attaccante biancoverde. In un susseguirsi di occasioni, la più grande capita nuovamente sui piedi di Stindl che questa volta prova la conclusione a giro ed anche stavolta c'è il legno a dire no all'attaccante tedesco. Hazard e compagni sembravano essere in completo controllo del match, ma al settantacinquesimo arriva il fulmine a ciel sereno: Roberts vede un corridoio in cui si sta infilando Dembelè e lo serve, ma l'attaccante francese viene tirato giù da Korb. Per De Sousa non ci sono dubbi: rigore e rosso per il difensore dei tedeschi. A prendersi la responsabilità di trasformare il penalty è proprio Dembelè che non si fa prendere dalla paura e deposita in rete dagli undici metri. Schubert allora decide di togliere Stindl e mandare in campo Raffael e la punta brasiliana si rende subito pericolosa conquistando prima un calcio di punizione e poco dopo di andare al tiro, seppur senza inquadrare la porta. L'occasionissima del match arriva però per il Celtic. Roberts serve McGregor mettendolo da solo davanti al portiere, ma il centrocampista scozzese fallisce clamorosamente l'occasione della vita tirando a lato del palo. Da questa occasione al novantesimo non succede più nulla, la partita termina sull'1-1 e McGregor penserà per molto tempo al gol sbagliato.