Il derby tedesco è dello Schalke, che elimina il Borussia Moenchengladbach solo grazie ai gol fuori casa. La squadra di Markus Weinzierl pareggia 2-2 al Borussia Park dopo l'1-1 dell'andata. I bianconeri hanno molto da recriminare, visto che all'intervallo le reti di Andreas Christensen e Mahmoud Dahoud stavano spingendo il verdetto verso un'altra direzione. Lo Schalke, poi, con un grandissimo secondo tempo, hanno capovolto la situazione trascinatosi con i sigilli di Leon Goretzka e Nabil Bentaleb.

Le scelte

​4-4-2 per il Borussia con Sommer in porta e, davanti a lui, il duo danese formato da Christensen e Vestergaard; Jantschke e Wendt sono gli esterni bassi. Kramer e Dahoud hanno il compito di impostare il gioco mentre Herrmann e Johnson quello di aprirlo alle fasce. Drmic e Raffael costituiscono il tandem offensivo di Hecking.

Lo Schalke, invece, risponde col 4-2-3-1 con Fahrmann tra i pali; difesa avente Nastasic e Howedes al centro e le corsie laterali coperte da Kolasinac e Kehrer. Bentaleb e Geis si trovano in cabina di regia mentre, lì davanti, Burgstaller deve concludere la manovra offensiva con l'ausilio di Choupo-Moting, Goretzka e Caligiuri.

La cronaca dell'incontro

Partita apertissima al Borussia Park ​con il destino delle due squadre ancora da scrivere, visto l'1-1 della gara d'andata. Il Gladbach può certamente sfruttare il fattore-campo, ma il derby tedesco è comunque una partita molto sentita nella quale può accadere veramente qualsiasi cosa. Il primo squillo dell'incontro è degli ospiti con un colpo di testa di Burgstaller su cross di Caligiuri; sempre l'italiano, al quarto d'ora dell'incontro, serve Geis per una conclusione parata da Sommer. Tre minuti più tardi arriva la risposta del Borussia con un colpo di testa di Drmic che per poco non centra la porta. Il tecnico dei padroni di casa è costretto ad effettuare già la prima sostituzione a causa dell'infortunio di Fabian Johnson: al suo posto entra Hofmann (16'). Dopo un altro scambio di palle-gol, i bianconeri riescono a passare in vantaggio con Andreas Christensen al 30': il danese, sugli sviluppi di un calcio di punizione, batte Fahrmann con un tiro che deposita il pallone nell'angolino basso a destra.

L'esultanza di Christensen. Foto: Twitter
L'esultanza di Christensen. Foto: Twitter

Lo Schalke, però, non si perde d'animo e cerca di ristabilire la parità prima dell'intervallo. In particolare, Goretzka cerca di sorprendere il portiere avversario con un paio di conclusioni di poco imprecise. Purtroppo per gli ospiti, oltre al danno arriva anche la beffa perché in pieno recupero subiscono anche il raddoppio, firmato dalla conclusione sotto la traversa di Mahmoud Dahoud. Prima di affrontare la ripresa, i tecnici delle due squadre effettuano un cambio: per lo Schalke entra Max Meyer al posto di Jonathan Geis, mentre per il Gladbach c'è Tobias Strobl al posto di Cristoph Kramer.

La gioia di Dahoud. Foto: Twitter
La gioia di Dahoud. Foto: Twitter

Se il primo tempo è appannaggio dei padroni di casa, il secondo va nettamente a loro sfavore. I ragazzi allenati da Weinzierl non si perdono d'animo nonostante il doppio svantaggio e riescono a riprendere in mano il proprio destino. Dopo tanto cercare, Leon Goretzka accorcia le distanze al 54' con una conclusione in cui la sfera va a finire nell'angolino destro in basso. Circa quindici minuti dopo Nabil Bentaleb pareggia l'incontro su calcio di rigore, concesso dall'arbitro in seguito ad un fallo di mano di Dahoud nella propria area di rigore.

L'esultanza di Bentaleb. Foto: Twitter
L'esultanza di Bentaleb. Foto: Twitter

Lo Schalke gestisce in maniera intensa il possesso palla, continuando a sfornare occasioni. Al 71' Caligiuri si fa parare un tiro di destro molto angolato e rifinito da Bentaleb; dieci minuti più tardi Sommer è chiamato ad un altro intervento su tiro dall'out mancino di Choupo-Moting. Il Borussia si sveglia solo all'84' con l'incornata di Christensen su calcio piazzato battuto da Wendt. I padroni di casa tentano troppo tardi la reazione e alla fine dell'incontro sorride solo lo Schalke.

Foto: Twitter
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