La Premier League non si ferma davvero mai, nemmeno quando ci sono le semifinali di FA Cup nel weekend. Quattro le squadre impegnate nella Coppa nazionale - tutte appartenti al campionao maggiore - di conseguenza sono rinviate quattro partite. Ma il cammino delle restanti sei gare resta invariato: il programma, fra la lotta per la salvezza e quella per l'Europa, è davvero interessantissimo, e si articola come al solito in due matchday. Vediamo dunque cosa ci aspetta.

Sabato

16:00

Bournemouth-Middlesbrough

Tutt'altro che semplice il compito per il Boro, che non può conoscere altro risultato al di fuori della vittoria per continuare ad inseguire il sogno salvezza, che però va man mano spegnendosi. Il distacco dalla zona che varrebbe la permanenza in Premier è di 6 punti: le Cherries sono appena 5 lunghezze sopra a questa quota e, vincendo, potrebbero ammazzare le speranze delle inseguitrici, tirandosi fuori dalle zone più calde della classifica. Gara che si presuppone perciò delicata e molto, molto inglese.

Nel suo 4-4-1-1, l'allenatore di casa Howe farà a meno dei lungodegenti Wilshere e Wilson, portandosi dietro anche il dubbio Gosling. Dovrebbe optare per Boruc fra i pali, difeso da Smith, Francis, Cook e Daniels. In linea mediana i favoriti sono Fraser, Arter, appunto Gosling e Stanislas. In attacco è invece King a supportare Afobe.

La risposta di Agnew dovrebbe abbandonare l'esperimento della difesa a 3, oltre agli indisponibili Leadbitter e Valdés. In porta c'è Guzan, i terzini sono Chambers e Friend con Ayala e Gibson in mezzo. A centrocampo, Clayton è supportato da De Roon e Forshaw. Completa il 4-3-3 il tridente con Downing, Negredo e Gastòn Ramìrez.

Hull City-Watford

Mazzarri ha raggiunto quota 40 punti settimana scorsa, ma non può assolutamente staccare la spina su un campo ostico come quello delle Tigers, affamate di punti per garantirsi un finale di stagione tranquillo e lontano da quell'ultimo posto di gennaio che faceva preoccupare i tifosi. Qui le tensioni dovrebbero essere magari leggermente minori, e perciò lo spettacolo probabilmente raggiungerà un livello superiore: da seguire con attenzione il match.

Marco Silva ha una lista di infortunati lunghissima, ma nessuno è un titolare. Nel suo 4-2-3-1, si parte sempre da Jakupovic. In difesa Maguire dovrebbe essere confermato a destra assieme a Dawson, Ranocchia e Robertson. N'Diaye e Huddlestone in mediana, dietro a Markovic, Clucas e Grosicki. La punta è Niasse (o Abel Hernàndez).

La risposta del tecnico Hornet ex Napoli confermerà il nuovo 4-3-3. Gomes in porta. Completano il reparto Janmaat, Mariappa (adattato centrale, nonostante torni a disposizione Britos), Prodl e Holebas. Cleverley e Capoue fanno le mezzali con Doucouré pivote. Il tridente d'attacco è composto da Amrabat, Deeney e Niang.

Swansea City-Stoke City

Pure i Potters possono ritenersi salvi, dopo aver vinto 7 giorni fa. Ma il pubblico reclama risultati migliori in trasferta, chiedendo un miglioramento di un difetto storico dei biancorossi, che soffrono lontano dal proprio stadio. Non c'è bisogno di spiegazioni per quanto riguarda i gallesi, che devono invece tirare fuori il massimo per cercare il sorpasso sull'Hull, impegnato in contemporanea e distante solo 2 punti. Tante curiosità in questa gara, a partire dall'assetto tattico degli ospiti che intriga e non poco, ma non è di sicuro affidamento specie in difesa.

Partiamo però dagli Swans, che Clemènt schiererà con un 4-3-3. Fabianski affidabile portiere. Laterali bassi Naughton e Olsson, la coppia centrale è la solita: Fernandez-Mawson. Leroy Fer leader nel mezzo, con Ki Sung-Yueng e Carroll al suo fianco. Jordan Ayew e Sigurdsson si muovono attorno a Llorente in avanti.

Ecco la risposta di Hughes, che presumibilmente ripartirà da un 3-4-2-1. Grant resta fra i pali, i tre difensori sono Muniesa, Shawcross e Martins Indi. Johnson e Pieters si muovono da tornanti, le mezzali sono Adam e Cameron (probabile riposo per Allen, ancora in ripresa da un infortunio). Shaqiri e Arnautovic sulla trequarti, Berahino centravanti.

West Ham-Everton

Il match di giornata con la somma dei punti delle due squadre più alta: basta questo per presentare una gara fra due squadre offensive e divertenti. Gli Hammers hanno sciolto il catenaccio perchè ormai stabili a metà classifica indipendentemente dai risultati, mentre i Toffees vengono in una trasferta tutt'altro che semplice per cercare di avvicinare il sempre più complicato accesso all'Europa League per la prossima stagione. Il confronto più atteso del sabato sarà certamente questo, e ci farà probabilmente divertire con i soliti ritmi altissimi del calcio d'Oltremanica.

Bilic ha poca scelta nel suo 4-2-3-1: out Byram e Noble (squalifiche), poi Ogbonna, Niang e Antonio (infortuni). In porta c'è Randolph, davanti a lui Nordtveit (terzino d'occorrenza), Reid (pure lui in dubbio), Fonte e Cresswell. Fernandes fa coppia con Kouyaté a centrocampo. Ayew si muove da punta, con Feghouli, Snodgrass e Lanzini alle spalle.

Nessuna novità in infermeria invece per Koeman, che riparte da un modulo speculare all'avversario e Robles in porta. Linea più bassa con Holgate, Ashley Williams, Jagielka e Baines strafavoriti. In mediana, Gueye e Schneiderlin sono pressochè intoccabili. Barkley e Mirallas fanno le ali, con Davies a supportare il solito Lukaku.

Domenica

15:15

Burnley-Manchester United

Gara domenicale di provincia per i Devils, tutt'altro che semplice. Una squadra senza ambizione come quella Claret può sempre fare male ad un top club nel finale di stagione, in gare che poi divengono tipicamente rimpianti: massima concentrazione è quello che serve al club rosso per portare a casa un bottino che lo avvicinerebbe, e non poco, alla zona Champions per la prossima stagione. Gli avversari cercheranno invece di ripetere la soddisfazione di non far sorridere una big dopo il pari dell'andata per 0-0.

Le scelte di Dyche dipendono dal dubbio Vokes in attacco. Se il gallese ce la farà, agirà al fianco di Gray; altrimenti al suo posto nel 4-4-2 ci sarà Barnes. Sulla linea di centro invece Boyd, Hendrick, Barton e Robbie Brady (attenzione però ad Arfield). Andando a ritroso, troviamo Lowton, Keane, Mee e Ward. Fra i pali capitan Heaton.

Mou è invece shockato dall'infortunio di Ibrahimovic: nel 4-2-3-1, il centravanti sarà comunque l'uomo più in forma, Rashford. Sulla trequarti ci sono invece Mkhitaryan, Pogba e Lingard. Herrera fa coppia con Fellaini a centrocampo. Con Rojo out e Valencia a riposo, la linea a 4 vedrà Darmian, Bailly, Blind e Young davanti a De Gea, portiere.

17:30

Liverpool-Crystal Palace

Chiude il programma quella che è certamente la sfida più interessante di quelle trattate. Le Eagles nel finale di stagione si stanno imponendo come ammazzagrandi, togliendosi finalmente parecchie soddisfazioni che stanno conducendo ad un progetto di salvezza tranquilla ancora da rifinire con altri 5-6 punti. Dall'altro lato, i Reds non possono lasciare punti e non dovranno mostare i soliti blackout durante i 90' che durante la stagione hanno procurato una marea di problemi alla squadra nella rincorsa europea.

Klopp non farà eccezioni tattiche, ripresentando il 4-3-3. In porta più Mignolet che Karius. Clyne e Milner esterni difensivi, Matip e Lovren tornano a far coppia al centro. Mancano Lallana ed Henderson a centrocampo: spazio a Can, Lucas Leiva e Wijnaldum. Firmino, Origi e Coutinho le uniche certezze, in attacco.

Big Sam Allardyce si schiererà a specchio per provare a far male in ripartenza. Hennessey fra i pali. Ward e Van Aanholt larghi, il grande ex Sakho out: giocano Kelly e Tomkins. Cabaye e Milivojevic metodisti in mezzo, si abbassa anche Puncheon a fare la mezzala. Zaha e Townsend coadiuvano Benteke in attacco.