Una partita mai banale, Der Klassiker, la sfida tra le due regine di Germania. Tesa quando si tratta di campionato, figurarsi quanto in palio c'è un posto in finale di Dfb-Pokal. In cantina il turnover, dentro i migliori, sia per Ancelotti, che per Tuchel. A spuntarla, però, è il secondo: il suo Borussia Dortmund espugna l'Allianz Arena, sconfigge per 2-3 il Bayern Monaco e vola all'Olympiastadion, dove affronterà l'Eintracht Francoforte all'ultimo atto. Decisivo Dembelé, in una gara pazza: vantaggio ospite, rimonta dei padroni di casa, controrimonta. Con, in mezzo, ogni tipo di occasione possibile. Festeggiano i gialloneri.

Festa Borussia. | Fonte immagine: Twitter @BVB
Festa Borussia. | Fonte immagine: Twitter @BVB

I ritmi sono infernali dal primo pallone toccato, con ambo le squadre che giocano a viso aperto. La prima grande occasione si presenta sul piede di Aubameyang al  quarto giro di lancette, ma il gabonese manca il facile tocco ravvicinato sull'enorme assist di Guerreiro, innescato da un lancio chirurgico di Castro. Il Bayern risponde con un buon possesso palla in mezzo al campo, ma affonda solo intorno al quarto d'ora con una giocata individuale di Ribery, conclusione respinta da Burki; Vidal ci prova da fuori sulla ribattuta - propiziata da un tocco di mano involontario di Weigl - non centrando i pali di poco.

La gara si sblocca al minuto 19, quando Javi Martinez, pressato da Dembelé, regala un retropassaggio a Guerreiro, che si inserisce e calcia davanti a Ulreich: il portiere ex Stoccarda esce alla disperata riuscendo a deviare la palla sul palo, ma il tap-in successivo di Reus da pochi centimetri vale lo 0-1. Reagiscono i campioni di Germania in carica, ma, come nel primo tempo, il possesso risulta sterile, solo gli scatti di Ribery scuotono i padroni di casa. Il francese, per poco, non si procura un calcio di rigore su una scivolata folle di Dembelé. Il pari arriva da piazzato, al 28': è proprio Javi Martinez a farsi perdonare lo svarione sul gol del Borussia, andando ad incornare a centro area, un proiettile che passa tra le gambe di Burki e si insacca.

Il pari di Javi Martinez. | Fonte immagine: Twitter@FCBayern
Il pari di Javi Martinez. | Fonte immagine: Twitter @FCBayern

Il gol del pari inaugura un quarto d'ora finale al sapore di inferno per il Dortmund, che vede giocatori del Bayern sbucare da ogni angolo: Bender deve salvare su Lewandowski lanciato a rete, poi è Castro a immolarsi per impedire alla botta di Vidal di terminare nello specchio. Il tutto viene poi coronato da un altro colpo di testa di Javi Martinez, che ancora svetta sopra tutti, ma stavolta trova l'incrocio dei pali a negargli la gioia del (secondo) gol. L'azione prosegue, ci pensa Papastathopoulos a fermare Lewandowski, ma ormai il gol è nell'aria. Si concretizza al 41', quando Ribery lavora in maniera eccelsa un pallone sulla sinistra, servendo poi al centro l'accorrente Hummels, che è bravo e lucido a calciare di prima sul primo palo, beffando Burki.

Il 2-1 permette ai biancorossi di controllare e portarsi il vantaggio negli spogliatoi. Al rientro la solfa non sembra cambiare - mentre cambia Tuchel, Durm per Castro -, è un dominio degli uomini di Ancelotti, che sulla corsia sinistra si divertono con Ribery, mentre Lewandowski e Robben si ostacolano a vincenda al 49', mancando una conclusione da ottima posizione. Le squadre tendono ad allungarsi col passare dei minuti, ne beneficiano lo spettacolo e il Dortmund: ci vuole una chiusura extra-lusso di Hummels per fermare un Dembelé che suona la carica. Anche il Bayern, però, sa ripartire, dimostrandolo all'ora di gioco: Burki salva tutto su Robben, innescato dal solito Ribery.

La migliore occasione per l'olandese è però al minuto 63, proprio su un regalo del portiere svizzero, che disimpegna malissimo regalando palla a Thiago Alcantara, lo spagnolo appoggia per Lewandowski, che a sua volta mette Robben in condizione di concludere da dieci metri, ma sul suo mancino si immola uno strepitoso Bender, il cui salvataggio con la punta sulla linea di porta devia la palla sul palo e vale un gol. Il legno propizia un contropiede che una grande diagonale di Alaba sventa.

Il salvataggio di Bender su Robben. | Fonte immagine: Twitter @FCBayern
Il salvataggio di Bender su Robben. | Fonte immagine: Twitter @FCBayern

Nonostante il brivido, il Borussia rimane in piedi, ma non solo, perchè tra il 69' e il 73' riesce a capovolgere il punteggio, aggrappandosi - come sempre - a un immenso Dembelé: il francese prima si inventa un cross clamoroso che Aubameyang deve solamente spingere in porta, stavolta non fallendo, poi conclude un contropiede, scatenatosi dopo una banale palla persa da Lahm, con un sinistro a giro chirurgico nel sette.

Ancelotti si gioca la carta Muller al posto di Xabi Alonso, dopo aver sostituito Hummels per infortunio con Boateng, mentre Tuchel risponde inserendo un altro offensivo come Pulisic. Campo anche per Douglas Costa al posto di Ribery, mentre Robben prova a mettersi in proprio per sistemare le cose. La fortuna non è però amica dell'olandese: sinistro a giro che sibila a lato dell'incrocio, poi salvataggio semi-miracoloso di Burki su conclusione ravvicinata (su meraviglioso assist di Lewandowski).

I sei minuti di recupero assegnati da Grafe scorrono sotto il più totale controllo del Borussia, che non rischia praticamente niente e si guadagna la chance di aggiungere un trofeo in bacheca, l'unico della stagione, ma con uno scalpo di lusso in tasca. Arriva invece la quinta gara consecutiva senza vittorie per il Bayern (non accadeva dal 2000), un record che è costato prima la Champions, ora la Dfb-Pokal: il momento per gli uomini di Ancelotti è cruciale, e chissà che la sola Bundesliga possa bastare al tecnico.