Sogni e incubi, sorprese e obiettivi. Come la moltitudine di nazionalità si mescola tra le file dell'Eintracht Francoforte, come la quantità di talento compone gran parte della rosa del Borussia Dortmund, così la finale di Dfb-Pokal è un misto di emozioni, di sentimenti, di motivazione e di valori. L'Olympiastadion torna, come ogni anno, al centro della scena: la sede massima del calcio tedesco - confermata a più riprese dalla federazione, quasi a ribadirne la sacralità respingendo le proposte di spostarla in lidi esotici - ospita questa sera, alle ore 20, la finale della Coppa di Germania, la quale può rappresentare l'ancora di salvezza di una stagione, forse, per i gialloneri, può rappresentare un appuntamento con la storia, invece, per Die Adler, per le aquile.

Contrasto aereo tra Aubameyang e Abraham. | Fonte immagine: Goal.com
Contrasto aereo tra Aubameyang e Abraham. | Fonte immagine: Goal.com

Il percorso

L'Eintracht arriva alla partita come sorpresa, dopo aver dimostrato soprattutto freddezza. Tre turni su cinque sono stati infatti superati dalla banda di Kovac ai calci di rigore: il primo, contro il Magdeburgo, il secondo, contro l'Ingolstadt, e la storica semifinale sul campo del Borussia Moenchengladbach. In mezzo, agli ottavi e ai quarti, il 2-1 sull'Hannover e l'1-0 sull'Arminia Bielefeld. Un percorso apparentemente agevole, un sorteggio sorridente, quasi a rappresentare un segno del destino. Non è stato lo stesso per il BvB, che ha però faticato più del previsto contro la squadre di pari livello, avendo battuto Hertha e Union Berlino solo all'ultima lotteria degli undici metri; nette le vittorie contro Lotte e Trier, meraviglioso il 2-3 con il quale il Borussia ha sbancato l'Allianz Arena, in semifinale, staccando il pass decisivo.

Hrgota calcia il rigore in semifinale. | Fonte immagine: ob-online.de
Hrgota calcia il rigore in semifinale. | Fonte immagine: ob-online.de

La stagione e gli obiettivi

Tuchel ha lasciato a piedi il Bayern Monaco, prendendosi una piccola rivincita per il -18 della classifica di Bundesliga, distacco che sta a testimoniare quanto poco ci sia da salvare della stagione giallonera, soprattutto considerando l'insolita umanità del gruppo di Ancelotti. Il campionato si è risolto col terzo posto, la Champions con l'amara eliminazione ai quarti, con annessi i ben noti fatti di cronaca. Poco di positivo, oltre alla crescita di alcuni giovani innesti del mercato estivo, quello stesso mercato che ha reso la città di Francoforte un punto d'incrocio per giocatori provenienti da ogni angolo del globo terracqueo. Diciannove nazionalità diverse si incrociano nella rosa a disposizione di Kovac, che ha compattato i suoi durante la prima parte di stagione, prima di vederli sciogliersi nella seconda: 35 punti in 19 uscite, poi soltanto 6 nelle ultime 15. Niente Europa League, almeno passando dal campionato: l'unica chiave d'accesso è la Dfb-Pokal.

Dembelé, Aubameyang e Tuchel. | Fonte immagine: The Sun
Dembelé, Aubameyang e Tuchel. | Fonte immagine: The Sun

Qui Eintracht

"Non vedo l'ora di vivere il momento più alto della mia carriera", e forse anche della storia dell'Eintracht. Alexander Meier, leader e capitano delle aquile, ha così descritto la partita che attende i suoi. Lui e Russ erano già a Francoforte undici anni fa, quando il Bayern ebbe la meglio in finale. Per loro è anche una piccola vendetta, per Russ anche un punto di ripartenza dopo il tumore che l'aveva colpito un anno fa. "Sarà un momento speciale per la sua carriera", ha spiegato Kovac ieri. Solo l'attaccante dovrebbe però essere incluso nella formazione titolare che ha in testa il tecnico croato, il quale dovrà rinunciare a Varela (per un'infezione dopo un tatuaggio), Hasebe, Stendera, Mascarell, Wolf e Tarashaj. Sarà il solito e compatto 3-4-2-1, con Hradecky tra i pali, davanti a lui Hector, Vallejo e Abraham, con Tawatha sulla corsia sinistra e Chandler dalla parte opposta. In mezzo è emergenza, dunque con Gacinovic dovrebbe adattarsi Oczipka. Davanti, invece, Meier e Marco Fabian alle spalle di Hrgota.

Le scelte di Kovac
Le scelte di Kovac

Qui Dortmund

"Una stagione fa parlavamo di voler arrivare a Berlino, quest'anno invece parliamo di andare a Berlino per vincere la Coppa". Thomas Tuchel, nella conferenza stampa della vigilia, ha usato parole chiare e dirette per esprimere le intenzioni dei suoi, dall'inizio del percorso. Ora, però, per il Borussia è il momento di raccogliere i frutti, con annesse tutte le difficoltà (leggasi "infortuni") del caso. Il più pesante riguarda Weigl in mezzo, lungodegenti sono anche Gotze e Schurrle, mentre il maggior interrogativo è sulle condizioni di Marcel Schmelzer, che dovrebbe comunque stringere i denti. Col tedesco sarà 4-2-3-1, con Burki tra i pali, difesa a quattro con appunto Schmelzer a sinistra, Piszczek a destra e la coppia centrale con Bartra e Papastathopoulos. A centrocampo la tecnica di Castro e Sahin, per supportare la fantasia del trio formato da Dembelé, Kagawa e Reus, dietro a Pierre-Emerick Aubameyang, forse all'ultima in giallonero. Non dovesse il terzino sinistro farcela, si prospetterebbe un cambio di modulo, con la rinuncia a Kagawa e il passaggio a tre dietro, con Durm alto a destra e Guerreiro a sinistra. 

Il probabile undici di Tuchel
Il probabile undici di Tuchel

La velocità e la proposta offensiva del Borussia contro la solidità e l'equilibrio dell'Eintracht: questo, e molto altro, dalle ore 20.00, all'Olympiastadion. Arbitro del match Deniz Aytekin.