Si infiamma il girone A di Confederations Cup 2017. La Russia cade a Mosca per 0-1 contro il Portogallo nella seconda giornata ed è costretta a vincere all'ultima giornata col Messico per passare il turno. La sfida la decide una capocciata di Cristiano Ronaldo al nono minuto, vittoria legittimata nel corso della ripresa con diverse occasioni sciupate. Partita sicuramente non memorabile, con poche palle-gol.

Le scelte - Cambia per l'occasione Cherchesov, che mantiene la difesa a tre centrali, ma rinuncia a un attaccante per inserire un altro esterno: Shishkin fa il terzino destro, con Kombarov a sinistra. Sono loro le novità, con il trio davanti ad Akinfeev confermato. Esce Erokhin, avanza Samedov a destra, con Zhirkov sempre a sinistra. Davanti non va Poloz, ma Smolov. Rivoluzione anche per Fernando Santos, quattro novità, a partire da André Silva in avanti con Cristiano Ronaldo. Bernardo Silva occupa la fascia destra, Adrien Silva trova spazio al centro al posto di Moutinho. Bruno Alves rileva José Fonte nel reparto arretrato.

Ronaldo contro tutti - L'ottimo impatto sulla partita dei lusitani paga dividenti alti al 9', quando Kudryashov non legge il movimento sul secondo palo di Ronaldo: Guerreiro crossa dalla sinistra e il fuoriclasse del Madrid deve semplicemente insaccare di testa il più facile dei gol. Imbastiscono una reazione i sovietici, cercando soluzioni diverse dal lancio lungo per Smolov, ma i buoni rientri dei difensori del Portogallo non concedono occasioni. Per assistere ad un altro squillo in una partita in cui la brillantezza tende a mancare, bisogna attendere fin oltre la metà del primo tempo, è il solito Cristiano Ronaldo a calciare in porta direttamente da punizione dai 25 metri, poco potente e centrale, facile per Akinfeev. Il duello si ripropone intorno alla mezz'ora, stavolta CR parte da destra in solitaria e, in area, se la sposta sul destro per calciare sul primo palo, respinge di reattività e posizione l'estremo del Cska. Gioca male la Russia, che costruisce poco o nulla: a quattro dal termine della prima frazione arriva il primo tiro, a firma di Smolov, un piattone che termina largo dopo una buona iniziativa sulla destra.

Solo Portogallo - Cherchesov si gioca la carta Erokhin dopo l'intervallo, inserendo un uomo in più in mezzo al campo e togliendo Shishkin, ma sono sempre i lusitani a rendersi più pericolosi: al 50' si vede anche André Silva, illuminato da un cross sulla destra di Cedric, è ancora una volta presente Akinfeev per parare. Con i tre a centrocampo la Russia ritrova però ritmo e ne beneficia lo spettacolo, anche perché il Portogallo accetta di alzare l'intensità e prova a ripartire pericolosamente, impegnando di nuovo il portiere avversario con una botta dalla distanza di Cedric, respinta senza patemi. Di nuovo in contropiede la squadra di Santos, orchestra Ronaldo che triangola con André Gomes, crossa il centrocampista del Barcellona ma il Pallone d'Oro manca l'incornata decisiva da pochi passi. Ancora il solito Ronaldo prova a indovinare il destro da fuori al 65', palla in curva, mentre André Silva da posizione più defilata inquadra la porta, ma c'è la presa di Akinfeev.

Reazione finale - Mette in campo anche l'orgoglio la Russia per tentare di riagganciare il pareggio, non manca la generosità ma lasciano a desiderare qualità negli ultimi sedici metri e rapidità di esecuzione, di quest'ultima pecca anche André Silva, che manca il colpo del k.o. da ottima posizione col sinistro, facendosi rimontare. Nel recupero i sovietici tornano a crederci, Rui Patricio deve smanacciare un tiro-cross e controllare con lo sguardo un colpo di testa di Djikia che sorvola la traversa. Non può però bastare, termina 0-1. Il Portogallo vede le semifinali, la Russia deve ancora soffrire.