Erreala, los Txuri-urdin, La Real, Txapeldun, sono tutti soprannomi attribuiti alla meravigliosa squadra della Real Sociedad. Quando si viaggia in Spagna, in particolare nel territorio basco, bisogna sempre munirsi di taccuino, macchina fotografica con tanto di obiettivo professionale, e di tanta passione verso questa meravigliosa terra. In questo caso, facciamo riferimento alla cittadina di San Sebastian, situata nella Spagna nord-orientale con oltre 185mila abitanti. Qui, la Real Sociedad è religione, passione, quasi come un sentimento d'amore che va oltre la classica ammirazione di una partita. Che sia sabato o domenica non fa differenza, perchè la calorosa atmosfera dell'Anoeta viene sempre dipinta dai colori biancoblu dei tifosi. Obiettivi? Divertirsi e far divertire, anche perchè da quelle parti la concezione del calcio non è così banale. Siamo nei Paesi Baschi, e all'interno della rosa ci sono diversi calciatori che sono nati nei dintorni. Probabilmente è la squadra meno basca delle altre "sorelle" (Athletic in primis), ma porta da sempre con sè una tradizione molto interessante.

Nella passata stagione, grazie al buon calcio imposto da Eusebio Sacristan, la squadra è riuscita a ritornare in Europa classificandosi al sesto posto con 64 punti. Tutto ciò è scaturito da uno score di 20 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte. Praticamente era una squadra che o vinceva o perdeva, e raramente portava a casa il classico punticino. Ha saputo giocarsela a viso aperto con tutte, anche con le big del campionato, mettendo in mostra un credo calcistico di ottima caratura e numerosi giovani interessanti. Tuttavia, però, nonostante la bella esposizione non è riuscita a mettere a segno più di 54 goal, con un reparto difensivo che ha subito solamente una marcatura in più del Real Madrid. I Galacticos 42, mentre la Sociedad 41.

Fino ad ora, la prestigiosa società basca si è mossa molto bene dal punto di vista economico, con un saldo positivo di 1.5 milioni di euro. In entrata c'è da evidenziare i profili dei giovani Januzaj e Diego Llorente, entrambi arrivati complessivamente per 14.5 milioni. In uscita, invece, è stata incassata la stessa cifra per il terzino Yuri, approdato al Psg per 16.5 milioni. Tutto confermato per quanto riguarda la guida tecnica, con Eusebio Sacristan confermato fino al 2019. E' un matrionio che doveva assolutamente proseguire visto l'ottimo lavoro che è stato fatto: uno che vanta oltre 200 presenze con la maglia del Barcellona, con un passato all'Atletico Madrid e nella meravigliosa atmosfera galiziana del Celta Vigo, deve essere assolutamente il pilastro per costruire qualcosa di importante per il futuro. La società ha capito bene tutto ciò, e lo ha confermato a pieni voti anche per l'ottima capacità di individuare e lanciare giovani interessanti.

Come detto in precedenza, è una squadra che merita di essere un sostanzioso approfondimento per via della sua eccellente qualità. Rulli è un portiere di grande affidabilità e spessore internazionale, capace di fare la differenza in quel settore: reattivo, abile, bravo nelle uscite e con un discreto piede che gli consente di impostare qualche volta dalle retrovie. C'è un motivo se il Napoli si è fiondato su di lui per il dopo Reina, altro portiere che vanta una buona tecnica. Il leader della difesa è Iñigo Martínez, centrale classe '91 finito da tempo nel mirino del Barcellona. mancino, molto forte fisicamente e bravo tecnicamente, con una notevole stazza che gli consente di avere un buon colpo di testa. Sempre al centro, occhio al giovane e promettente Diego Llorente, sbocciato nel Real Madrid e messosi in mostra nell'ultima spedizione europea della Spagna U21. E' duttile perchè può giocare anche da mediano. Occhio anche sulle corsie laterali, con il giovane "canterano" Odriozola pronto a mettersi in mostra. Il titolare sarà sicuramente il classe '95 originario proprio di San Sebastian, lanciato da Sacristan nella passata stagione ottenendo degli ottimi risultati. Tanta spinta sulla fascia, bravo tatticamente e difensivamente: ecco perchè Celades l'ha convocato nella Spagna U21 come vice Bellerin. Anche a centrocampo c'è tanta qualità in grado di smuovere gli equilibri: Illaramendi rappresenta il motore grazie al suo binomio di quantità e qualità, ma la vera stellina pronta a sorprendere è Igor Zubeldia, un '97 tutto da scoprire e con già diversi estimatori nonostante non abbia ancora esordito in prima squadra. E' poco conosciuto solamente perchè ha giocato con la Real Sociedad B, ma Sacristan è pronto a lanciarlo nella mischia perchè tatticamente è validissimo. Classico centrocampista centrale, bravo sia in fase di impostazione che di rottura. Non è in grado di fare la differenza da solo, ma può dare tanta qualità. Carlos Vela e Willian Josè rappresentano certezze per l'attacco, ma occhio a non trascurare Oyarzabal e Concha. Il primo è un '97 molto interessante che nella passata stagione ha dimostrato una buonissima tecnica. Esterno sinistro rapido e tecnico, ma adattabile anche a centrocampo o sulla trequarti per via della sua eccellente visione di gioco. Ha già fornito un discreto numero di giocate vincenti l'anno scorso. Discorso opposto, invece, per Concha perchè sulla fascia destra c'è l'intoccabile messicano. Il suo rendimento è in costante crescita, e il tecnico gli ha concesso più volte il campo nella stagione passata. Anch'egli è molto rapido, ma deve affilarsi dal punto di vista tattico. Tuttavia, però, resta un talento molto interessante.

Obiettivi? Confermare quanto di buono fatto nel corso di questi anni, e centrare ancora una volta l'Europa. Champions o Europa League? Sarà il campo a deciderlo, ma per tifosi e società l'importante è divertire, far divertire e continuare a proporre giovane talentusi come Odriozola, Zubeldia, Oyarzabal e Concha. Tutto il resto verrà da sè, anche perchè c'è un bel gruppetto di squadre che possono dire la loro per le zone nobili della classifica.