Dopo una prestagione disastrosa, iniziata male in Cina nell'ambito dell'International Champions Cup e proseguita peggio nel torneo di casa dell'Audi Cup all'Allianz Arena (sconfitte nette contro Liverpool e Napoli), il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti si è rialzato in tempo per far suo il primo trofeo dell'anno, la Supercoppa di Germania, vinta ai calci di rigore contro il Borussia Dortmund, nella cornice del Signal Iduna Park, ex Westfalen Stadion.

La partita ha rispecchiato i limiti attuali delle due squadre. Da un lato, i gialloneri del nuovo allenatore Peter Bosz, olandese ex Ajax, dall'altro i campioni di Bundesliga, i bavaresi di Carletto Ancelotti. Diverse le assenze, Reus, Schmelzer e Gotze tra gli altri per i padroni di casa, Alaba, Bernat, Boateng, Thiago Alcantara, Robben e James Rodriguez per gli ospiti. Il Borussia ha messo in campo un 4-3-3 offensivo più nell'atteggiamento che negli interpreti, con una linea difensiva estremamente alta, composta da Piszczek, Papasthatopoulos, Bartra e il nuovo acquisto Zagadou. A centrocampo Nuri Sahin, affiancato da Gonzalo Castro e da Mahmoud Dahoud, mentre in avanti il faro Pierre Emerick Aubameyang, con Christian Pulisic e Ousmane Dembelè ai lati. Più coperto il Bayern, ancora senza Neuer, con Ulreich in porta, Kimmich e Rafinha terzini, Javi Martinez e Hummels centrali, in un 4-4-2 che ha previsto Corentin Tolisso come "falso" esterno di centrocampo, per consentire a Thomas Muller di svariare alle spalle di Robert Lewandowski. Arturo Vidal, Sebastian Rudy e Frank Ribery hanno completato l'undici dei campioni di Germania. Bayern subito guardingo, costretto a subire l'aggressività del Dortmund, pronto a recuperare palla con un pressing portato fino all'area di rigore avversaria: è così nato il gol dell'1-0 dei padroni di casa, firmato Christian Pulisic, il giovane statunitense abile ad approfittare di una grave sbavatura in disimpegno di Javi Martinez. Dopo un quarto d'ora, la finale è sembrata già indirizzata, ma l'estremismo tattico di Bosz ha lasciato varchi agli ospiti, in difficoltà nel creare gioco ma pericolosissimi una volta superata la linea del primo pressing. Esattamente ciò che è accaduto in occasione del pari di Lewandowski, a segno su bel cross basso di Joshua Kimmich, lanciato sull'esterno tutto solo grazie a un errore di allineamento della retroguardia del Dortmund. Dall'1-1 in poi è stato il Bayern ad avere le occasioni migliori, con Ribery attivissimo ma poco preciso, Vidal pronto a inserirsi alla prima occasione utile e Muller sempre fastidioso nel supportare il bomber polacco. Tolisso ha invece fatto il compitino sulla fascia, lasciando che fosse Kimmich a lanciarsi negli spazi offerti dai rivali.

Il Borussia ha faticato fino all'inizio del secondo tempo, dimostrando di avere in avanti giocatori che si esaltano soprattutto se serviti in velocità e con campo davanti. Dembelè, Aubameyang e Pulisic, tra i migliori dei suoi, hanno infatti dato il meglio di sè nelle rare azioni di ripartenza della squadra di Bosz, in grado di mantenere il pallino del gioco per quasi tutta la durata dell'incontro. Quando il Bayern già pregustava il gol del vantaggio e della rimonta completata, con Lewandowski defilato davanti a Burki, ecco invece giungere il colpo del letale Aubameyang, lestissimo nel trasformare in rete l'occasione bavarese, al termine di un contropiede da manuale, che non ha lasciato scampo a Ulreich. Gol che è parso ancora una volta spegnere gli ospiti, orfani di un disastroso Javi Martinez, sostituito per un infortunio muscolare da Niklas Sule, e con una panchina dagli uomini contati, da cui è uscito il francese Kinglsey Coman, per Thomas Muller e per tornare a un 4-3-3 più tradizionale. Mosse che non sono bastate agli uomini di Ancelotti per ritornare sotto, anche a causa di una condizione atletica deficitaria, mentre il Dortmund ha proseguito nel suo gioco, senza incidere, ma comunque sotto controllo. Almeno fino all'88', quando il nuovo entrato Passlack ha travolto l'inesauribile Kimmich sul vertice destro dell'area di rigore: calcio di punizione, palla scodellata in mezzo dall'ordinato Rudy, spedita sulla traversa da Sule, con conseguente mischia che ha premiato ancora Kimmich, complice la decisiva deviazione di Piszczek. 2-2 e calci di rigore, per la doppia beffa patita dal Borussia, già in vantaggio in due occasioni nei regolamentari e poi anche nella serie finale dei penalty. L'errore dal dischetto di Kimmich ha portato avanti i padroni di casa, capaci però di rovinare tutto (e di esaltare Ulreich, eroe per caso) con l'ex Rode e con il catalano Marc Bartra, che ha completato una serata storta per i gialloneri. Bayern che alza la Supercoppa ma che rimane con molti punti interrogativi a due settimane dall'inizio del campionato, Borussia costretto a rifinire diversi meccanismi tattici di un sistema estremamente sofisticato.