Partita pazzesca o difese da incubo? L'indomani dell'incredibile 4-3 tra Arsenal e Leicester che ha aperto la Premier League 2017/18, sul web l'interrogativo principale è questo. Più o meno lo stesso che si pongono i tifosi Gunners, i quali hanno assistito ad una vittoria ai limiti della realtà - soprattutto per una squadra come quella di Wenger, che ha ciclicamente peccato di carattere e mordente negli ultimi anni. Ieri, inutile negarlo, la difesa dei londinesi è stata ben oltre i confini della decenza. Errori a ripetizione, marcature inesistenti e fatica anche in uscita: specchio della gara è Rob Holding, per la prima volta in totale apnea dopo aver ostentato sicurezza nella passata stagione.

Tutti i tre gol delle Foxes sono contraddistinti da errori difensivi inconcepibili ed incertezze di Petr Cech, colpevole soprattutto sul primo e sul terzo. Non ha certamente aiutato la fortuna, che ha tolto a Wenger Mustafi, Koscielny, Mertesacker e Gabriel, quattro centrali di ruolo, lasciando solo Monreal e Kolasinac per completare il reparto col sopracitato giovane inglese. Il bosniaco, però, è stato uno dei migliori della squadra, nonostante il naufragio del reparto arretrato: l'ex Schalke ha spinto in maniera forse un pizzico scriteriata, ma ha dimostrato un'energia equivalente ad una boccata d'aria fresca per l'Emirates, già in visibilio.

L'altro nuovo acquisto, Lacazette, è partito a mille aprendo le marcature dopo soli 86 secondi, salvo poi calare un po' alla lunga e riprendersi nel finale, allargando la posizione e agendo quasi da seconda punta, aumentando il tasso di pericolosità offensivo dei suoi. La copertina, in ogni caso, se l'è presa il solito Olivier Giroud, subentrato insieme a Ramsey all'ora di gioco e, come il compagno gallese, di nuovo decisivo. La rete gli è valsa la conferma, visto che Wenger nel post-gara si è sbilanciato: "Resterà qui", ha affermato l'alsaziano, non lesinando complimenti all'ex Montpellier.

Tra le note positive c'è anche Granit Xhaka, il quale deve però fare mea culpa per un paio di errori evitabili nel primo tempo: da un suo passaggio errato nasce il contropiede dell'1-2, ed anche in occasione del colpo di testa di Okazaki che pareggia i conti sembra un po' molle. Si riscatta giocando una partita di altissimo livello nella metà campo offensiva, distribuendo palloni con sagacia.

Il bilancio finale non può dirsi del tutto positivo: tre punti conquistati l'undici agosto sono comunque un bottino importante, così come la prestazione offensiva nel suo complesso ha dato segnali ottimi, soprattutto considerando l'assenza di Sanchez, ma l'Arsenal ha bisogno di crescere in difesa, di nuovo. Troppe amnesie dei singoli prima che di reparto, da limare nel corso della stagione: difficilmente per la prossima partita rientreranno Mustafi e Koscielny (il secondo assente certo, essendo squalificato), la retroguardia improvvisata è costretta agli straordinari.E a Stoke-on-Trent rimontare è più difficile.